QUARESIMA con S. PIO da Pietrelcina, ricordando la sua accoglienza a Favara-S.Vito

Su Radio RF 101- lunedì 27.2.2023   (ore 7,15–11,15—18,15–21,15)

Un cordiale saluto a tutti i radio-ascoltatori da parte mia don Diego Acquisto e per la parte tecnica da Lillo D’Anna…..

In un pauroso scenario mondiale per la pace nel mondo, col pericolo anche di un conflitto globale….iniziamo questa  Quaresima. In tutte le Comunità Cristiane si è svolta mercoledì scorso, con possibilità di ripeterla ieri, prima domenica di quaresima, l’auste­ra fun­zione delle Ceneri.

Migliaia e migliaia di persone, possiamo sicuramente dire, milioni in tutta Italia e nelle varie parti del mondo, ricevendo  le ceneri sul capo, si sono sentite dire : “Con­vertiti e credi al Vangelo”, oppure,- se è stata usata la formu­la più tradizionale ,- “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”.

Una formula, quest’ultima, che forse immediatamente colpisce di più e che ci richiama ad una grande verità. Con la Quaresima, che dura 40 giorni, la Comunità cristiana si pre­para a celebrare la solennità pasquale, seguendo l’esempio del Signore, che , come hanno potuto sentire migliaia  e migliaia, milioni di persone nel mondo,  nel passo di Van­gelo di ieri,­ prima domenica di Quaresima, Gesù “fu con­dotto dallo Spirito nel deserto, dove per 40 giorni fu tentato dal diavolo”.

Per Gesù, 40 giorni di prova… La Quaresima nella visione cristiana, non è, non deve essere una pratica devozionale, o almeno non deve solo essere una pratica devo­zionale, quan­to soprattutto un periodo particolarmente favorevole alla persona, per rien­trare in se stessi, riflettere, umanizzarsi, riorientare meglio il proprio stile di vita; un periodo che prova ed impe­gna, deve impegnare la vita.

L’episodio delle tentazioni di Gesù è come esemplare per la Comu­nità degli uomini in generale e per la comunità dei credenti in particola­re;  la sua vicenda personale si pro­lunga in quel­la dell’umanità,… si pro­lunga nella  Chie­sa.

Nel superamento delle tentazioni Gesù ha rifiutato un tipo di mes­sianismo allettante… un tipo di mes­sianismo trionfalistico,… o  economi­co (pane a sazietà), … di stampo politico (la potenza dei regni della terra), un tipo di messianismo spettacolare, ricercatore di successo e di con­senso popolare, per scegliere un mes­sianismo che opta per la via oppo­sta, quella dell’umil­tà, della sofferenza e del servizio, della solidarietà e della condivisione.

Un messaggio che dobbiamo riproporre con chiarezza, respingen­do le allettanti attrattive di tanta cultura, che mostra spesso una notevole allergia a sentir parlare di sacrificio, mostra una  allergia a sentir parlare di cen­tralità della persona umana in condizioni di handi­cap o di emarginazione, mostra allergia per una nuova cultura di condivisio­ne, di solidarietà e di sussidarietà, l’uni­ca in grado di dare risposte ade­guate, alla sfida delle nuove povertà, per vincere l’indifferen­za e supe­rare la cultura dei soli diritti, da bilanciare con quel­la dei doveri.

La Quaresima  richiama tutti ad un uso re­sponsabile della libertà, invitando tutti a scegliere consapevolmente tra due solidarietà,… o con Adamo o con Cristo, … o con la cultura di morte o con la cultura della vita, o con la cultura del disimpegno e dell’indifferenza, ….o con la cultu­ra della responsabilità e del coraggio, o con la cultura della noia e della disperazione o con la cultura  della speranza e del futuro.

Ed è quest’ultima  la cultura che invito a scegliere,  per un futuro di vera civiltà e di uma­nizzazione del nostro tessuto sociale.

E mi piace ricordare in questo inizio di Quaresima  un evento che proprio 19 anni fa come domani 28 febbraio abbiamo vissuto al Calvario e quindi  nella Chiesa di S. Vito…fare memoria è sempre molto utile…. 19 anni fa,  il 28 febbraio 2004, al Calvario, un migliaio, davvero un migliaio  di fedeli hanno accolto la statua di S. Pio da Pietrelcina  partecipando poi in processione ad accompagnare  S. Pio che entrava ufficialmente, per la prima volta, nella Chiesa di S. Vito dove  ancora si trova ….   cerimonia di accoglienza della statua di Padre Pio al Calvario, con processione….dove poi però naturalmente solo  una piccola parte  poté entrare ovviamente in una Chiesa  gremita all’inverosimile in ogni  ordine di posti…..e poi a seguire c’è stato un mese intero dedicato al Santo con tanta partecipazione ogni giorno di molti fedeli, e elle scolaresche dei vari Istituti scolastici,,, per riflettere sulle virtù dl frate stigmatizzato….Questo ricordo, del diciannovesimo… mentre inizia l’anno del ventesimo, in considerazione dei tanti devoti di S. Pio che   ci sono a Favara…anche in considerazione che anche in altre Chiese a Favara c’è la statua di S. Pio da  Pietrelcina… ci può spronare ed aiutare  a vivere meglio il messaggio di questa Quaresima che abbiamo appena iniziata…., P. Pio, – come ben sappiamo –  ha milioni di devoti in tutto il mondo…. e tantissimi anche nella nostra Favara, … Favara, che, come sappiamo, pure ha voluto, già tanti anni fa,  proprio a Padre PIO innalzare un monumento nella villetta di Via Beneficenza Mendola, la strada che sale a S. Francesco….P. Pio ci invita a meditare la passione di Gesù per preparaci bene alla Pasqua di Risurrezione. La figura di P. PIO….in questo tempo problematico …davvero ci può aiutare ad evitare errori e sbandamenti, sia a livello personale, che sociale ed ecclesiale comunitario. Perché il fenomeno P. Pio, ha scosso e continua a scuotere il mondo. Un fenomeno, nel suo complesso difficilmente spiegabile con le consuete categorie umane di valutazione.  Questo umile fraticello – che ha conquistato il cuore di milioni e milioni di persone in tanti  paesi del mondo dei cinque continenti . Un uomo di Dio, che non ha organizzato nulla, – a parte la tenacia con cui  ha voluto la Casa Sollievo della sofferenza – un frate  che non è uscito mai dal suo Convento, quello di S. Giovanni Rotondo, prima di lui assai secondario, sperduto e dimenticato – … lui,  un umile frate, di origine popolare e dal cuore schietto, che al di là dei fenomeni mistici e delle stimmate, attrae  folle di fedeli, perché offre a tutti la possibilità di incontrare in lui, non solo un uomo di profonda e intensa spiritualità, ma anche di grande semplicità, di grande carica umana. Malgrado il dolore delle piaghe, P.Pio  sempre disponibile ad ascoltare e consigliare, per tutti padre sollecito e vicino. La Chiesa  istituzionale che pure – durante la sua vita terrena  –  lo ha fatto tanto soffrire, con l’isolamento, con l’allontanamento, con la sospensione a divinis, la Chiesa istituzionale  che lo ha tanto provato, ma che – come diceva sempre P. Pio – lo ha anche tanto amato, la Chiesa istituzionale, sappiamo che   il 16 giugno 2002 lo ha iscritto definitivamente e ufficialmente nell’albo dei suoi Santi, proponendolo alla venerazione ed all’imitazione dei fedeli. Una vita molto tribolata, travagliata e sofferta quella di P. Pio, con sofferenze fisiche e morali,  ….  e quello che adesso stiamo vivendo, con in problemi che sappiamo, mentre è davvero in pericolo anche la pace nel mondo e – Dio non voglia – scoppiare, oltre a quella che è in corso tra Ucraina e Russia, una guerra mondiale….. In questo scenario così problematico e contraddittorio, Dio, attraverso la figura mistica e la semplicità di P. Pio, francescano cappuccino, è venuto incontro e può venire ai bisogni dell’umanità.

Intanto in questa Quaresima…. P. Pio un messaggio lo rivolge a tutti …ci richiama al primato di Dio nella nostra vita….primato di Dio, da vivere concretamente, con semplicità,  nella quotidianità, nella fedeltà ai propri doveri…..Una religiosità da non unire e  confondere col miracolismo. Una  deviazione, questa del miracolismo, da cui  Padre Pio, sempre è rifuggito con fermezza e  da cui sempre, P. Pio, in vita, ha voluto prendere le distanze, ammonendo severamente in questo senso i suoi figli spirituali.—Radioascoltatrici e radioascoltatori, DON DIEGO ACQUISTO cordial­mente vi saluta e come al solito, unitamente a Lillo D’Anna per la parte tecnica, vi augura buona setti­mana con i programmi della nostra emittente radio RF 101.

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