Oggi, Canicattì festeggia il suo Patrono S. PANCRAZIO

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Canicattì festeggia oggi il suo Patrono: S. PANCRAZIO

Nel prospetto della grande Chiesa Madre di Canicattì si legge la seguente scritta latina

 DIVO . PANCRATIO

SICILIAE . APOSTOLO

CIVITATIS . PATRONO

CANICATTINENSES

MCMVIII

 

Una scritta che  – come riferisce lo storico Gaetano Augello – fu posta nel 1908,   quando furono  completati i lavori, che,  a spese del barone Gaetano Adamo, erano iniziati nel 1900. Lavori, sia  per abbellire  il prospetto della Chiesa, sia  per realizzare la scalinata di accesso alla stessa Chiesa Madre; il cui aspetto scenografico, con annesso campanile, è stato disegnato da Ernesto Basile (Palermo1857-1932), famoso architetto italiano, esponente del modernismo internazionale e del Liberty, autore di famosi monumenti in Sicilia ed in Italia.

Per la Chiesa Madre di Canicattì, tutto è stato realizzato tra il 1906 ed il 1908, quando, a completamento anche del prospetto, del campanile e della scalinata d’accesso …  fu infine collocata la scritta in latino, di cui sopra.

E sempre attingendo alle precise notizie dello storico Augello, diciamo subito che “Pancrazio, nativo di Antiochia in Cilicia, fu consacrato vescovo da San Pietro e mandato, nell’anno 40, al tempo dell’imperatore Caligola, in Sicilia come vescovo di Taormina. La diocesi di Taormina, oggi soppressa, fu una delle più antiche in Sicilia; quando la città cadde sotto Ruggero il Normanno fu annessa alla nuova diocesi di Troina, fondata nel 1080 dallo stesso Ruggero che ne fece il centro del suo governo. In seguito sia Taormina che Troina furono inglobate nella diocesi di Messina”.

Notizie assolutamente importanti, che ci fanno sapere che S. Pancrazio fu consacrato vescovo da San Pietro e mandato, nell’anno 40, al tempo dell’imperatore Caligola, in Sicilia.

Canicattì perciò attraverso   la scelta di S. Pancrazio come patrono, non c’è dubbio che con questo ha voluto mettere in evidenza la comunione particolare  che  ha voluto sottolineare col primo vescovo di Roma, l’apostolo Pietro e quindi anche con i suoi successori, sino all’attuale vescovo di Roma che si chiama Francesco,…

Papa Francesco, che oggi si sta tanto adoperando per annunciare il Vangelo, nelle particolare sensibilità di oggi, con una metodologia pastorale che, pur  tenendo  fermi i principi immutabili, mette comunque sempre al centro la persona, nelle particolari  situazioni personali e  sociali, in cui deve crescere nelle fede valorizzando i mezzi di grazia che il suo divino fondatore ha consegnato alla Chiesa per il bene dell’umanità.

La devozione a S. Pancrazio, – (bisogna riconoscere) –  col passare degli anni è diminuita; occorre tuttavia rilevare che nel 1600 mentre in molti comuni siciliani furono cambiati i santi patroni, a Canicattì San Pancrazio rimase il patrono della città, anche se gli fu “affiancato” nel ruolo di “santo protettore” San Diego d’Alcalà.

 

3-4-2024

DIEGO ACQUISTO

 

 

 

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