Nel silenzio del Sabato Santo, la gioia degli auguri di buona Pasqua

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Un giorno davvero particolare quello di oggi,  anche a Favara, Sabato Santo.

Giorno  che si colloca tra i significativi giorni precedenti a partire da Lunedì Santo, quando, a Favara, è stata celebrata con grande partecipazione di popolo la Via Matris; cioè la processione con la statua della Madonna Addolorata.

Un  unicum questo di Favara, … – la Madonna Addolorata che, il Lunedì Santo, prevedendo quello che succederà nei prossimi giorni al suo divin figlio Gesù, si reca a Calvario; e quindi proprio nel luogo dove si consumerà il sacrificio salvifico di Gesù, uomo-Dio, che ha un valore universale ed infinito.

Non solo ! un sacrificio che poi, in maniera incruenta, per espresso comando  di Gesù, si  ripete nel segno del pane e del vino, che misteriosamente ma realmente, nella Messa,  si trasformano nel Suo Corpo e nel Suo Sangue, per farsi cibo di vita eterna, per tutti.

Quello che, anche a Favara, è stato ricordato nelle varie Chiese, il giorno del Giovedì Santo con la celebrazione eucaristica a cui ha fatto seguito l’adorazione silenziosa ed il pellegrinaggio alle varie Chiese, per visitare i cosiddetti “sepolcri” , cioè il posto diverso dal solito dove l’Eucarestia era conservata, per ricordare il tempo trascorso da Gesù nel sepolcro, prima della risurrezione.

Insomma, tradizioni rinnovate a Favara, soprattutto poi il Venerdì Santo, nella grande piazza Capitano  Vaccaro, dove c’è il Calvario, con grande partecipazione di popolo. Anzitutto nella tarda mattinata del Venerdì santo, al  momento dell’esposizione di Cristo sulla Croce, preceduta da una efficace riflessione di Padre John Ukwenya, parroco vocazionista di S. Giuseppe Artigiano,…  e visibilmente, con una folla  ancora più numerosa della mattina, la sera verso le 21,30…al  momento della deposizione di Cristo dalla Croce, con un’omelia incisiva sulla necessità di crescere sempre nella cultura dell’amore sincero,  secondo il comando di Gesù, da parte del Parroco di S.  Calogero, Don Michele Termine.

Mi pare che tutto sia stato bene sintetizzato in un post sul social più seguito, Facebok,…un post che ha suscitato sorpresa e che alcuni amici  stamattina, telefonandomi, mi hanno invitato a leggere.

Un post del primo cittadino Antonio Palumbo, che ieri ha seguito, in forma ufficiale  con la fascia tricolore tutti i momenti programmati dal Clero, secondo le tradizioni proprie di Favara e segnati in un pubblico manifesto, oltre che in centinaia di volantini, largamente diffusi dalla Confraternita della Santa Croce del Calvario, direttamente impegnata a curare tutta la programmazione.

Ecco testualmente il post del Sindaco, che mi pare faccia sintesi di tanti sentimenti comuni, che mi è parso pure di cogliere al vivo….. “Sempre emozionante ogni anno questo momento, celebrato insieme a tantissimi cittadini che con la loro partecipazione rendono questo momento di fede anche una concreta manifestazione di un voler essere Comunità.

Il dolore di Maria, madre che perde un figlio fatto di carne e sangue, c’è tutta l’umanità di chi oggi, in zone di guerra e non, deve dire addio ai propri cari. Bambini di pochi mesi uccisi da bombe “democratiche” o annegati in un mare, il Mediterraneo, che stanno trasformando in un grande cimitero per interessi elettorali.

Una frase mi torna in mente, in un momento come questo: Nella pietà che non cede al rancore, Madre, ho imparato l’amore.”

Parole tutte  impegnative  e davvero significative,  del Sindaco Palumbo! Parole che possono portare   ad una crescita nella vera cultura, dell’amore e dell’impegno concreto e fattivo, ognuno per la sua parte, a livello personale, in famiglia, nell’esercizio del proprio ruolo nella società civile e nella stessa Chiesa. Dove, soprattutto l’ascolto della Parola, (con la lettera maiuscola) spinge sempre ad una la fede, fedelmente vissuta e coerentemente tradotta in pratica, nella concretezza delle situazioni.

E soprattutto questo è il senso della Pasqua di risurrezione   e degli auguri pasquali che volgiamo rivolgere da questo Angolo a tutti   i lettori.

Un augurio di fiducia e di speranza, con un rinnovato impegno per affrontare concretamente i problemi, nella forza della gioia del RISORTO.

Diego Acquisto

30-3-2024

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