Domani Festa della Repubblica…con un occhio al passato ed uno, non meno importante, al futuro

Domani 2 giugno…..una grande festa civile… specie quest’anno perché ricorre  il 75mo della Repubblica….questa Repubblica Italiana che è nata per volontà popolare, con il Referendum   istituzionale del  2 giugno 1946…. Quando finiva la Monarchia e…..dalle urne del Referendum istituzionale  nasceva la Repubblica ……  sono passati 75 anni…..al posto del Re , ….   come capo dello Stato, subentrava  un Presidente …… che  fu Enrico De Nicola ,…. nominato Capo Provvisorio dello Stato   dall’Assemblea Costituente,  in cui era stato eletto anche il favarese Gaspare Ambrosini, ….   Che è stato uno dei 75 saggi italiani che hanno formulato gli articoli della Costituzione….e che sarà successivamente, quasi tre lustri dopo,  anche per un periodo Presidente della Corte Costituzionale……Ma ritorniamo indietro…..

La carica di Capo Provvisorio dello Stato fu prevista dallo stesso Luogotenente del Regno Umberto II di Savoia in attuazione del Patto di Salerno con cui la Monarchia e il Comitato di Liberazione Nazionale avevano concordato di rinviare alla fine della guerra ogni decisione sulla forma istituzionale, nell’ipotesi di una transizione alla forma repubblicana. Successivamente si scelse che la decisione non sarebbe più stata affidata alla deliberazione dell’Assemblea Costituente, ma direttamente dal popolo tramite referendum a suffragio universale. Vediamo un po’ di chiarire meglio il passaggio da monarchia a repubblica. Il decreto legislativo luogotenenziale del 16 marzo 1946 , siglato dallo stesso Umberto di Savoia, stabiliva che qualora la «maggioranza degli elettori votanti» si fosse pronunciata in favore della Repubblica, al momento della proclamazione dei risultati le funzioni di Capo provvisorio dello Stato sarebbero state esercitate dal Presidente del Consiglio (art.2, terzo comma). Qualora invece la stessa maggioranza si fosse pronunciata in favore della Monarchia, sarebbe continuato il regime luogotenenziale allora vigente (art.2, quarto comma).

Il 10 giugno 1946, la Corte di Cassazione procedette alla somma dei risultati parziali presenti nei soli verbali fino in quel momento trasmessi dagli uffici circoscrizionali, – e prevaleva la Repubblica…ma  rimandando al 18 giugno la proclamazione definitiva, perché bisognava vedere anzitutto  i risultati delle sezioni mancanti e poi bisognava pure decidere  su alcune  contestazioni che erano state ufficialmente sollevate.

 

Nella notte tra il 12 e il 13 giugno, a fronte della situazione di stallo istituzionale e di tensione sociale segnata da proteste e manifestazioni violente culminate negli scontri di Napoli dell’11 giugno, il Consiglio dei Ministri in virtù della proclamazione, benché non definitiva, dei risultati sulla vittoria della Repubblica,, decise per l’immediata operatività dell’art. 2, terzo comma del decreto, attivando così subito come  capo dello Stato – nelle more –  il  Presidente del Consiglio,  – carica in quel  momento ricoperta da Alcide De Gasperi, che perciò esercita nelle more, (concretamente poco di una settimana) per la funzione accessoria di Capo Provvisorio dello Stato, senza attendere la proclamazione definitiva dell’esito del referendum.—Il titolo di capo provvisorio dello Stato è in uso solo nel periodo intercorrente fra l’abolizione della monarchia, cioè   il 2 giugno, e l’entrata in vigore della nuova Costituzione repubblicana, cioè il 1 gennaio 1948.

Capo provvisorio dello Stato, eletto dall’Assemblea Costituente, in attesa che entrasse in vigore la Costituzione il primo gennaio 1948, fu Enrico De Nicola  che  restò in carica, essendo provvisorio dal 1 gennaio 1948 al 12 maggio 1948 quando fu eletto il Primo Presidente della Repubblica…… ….  eletto secondo il dettato della Costituzione dal Parlamento che si era formato con le elezioni del 18 aprile …e siamo sempre nel 1948 …..  primo presidente fu  Luigi Einaudi……

Luigi Einaudi, Presidente della Repubblica
1948 – 1955

Luigi Einaudi è pertanto il primo Presidente della repubblica  che eletto dal Parlamento per 7 anni il 12 maggio 1948 resta in carica sino all’11 maggio 1955.—-

 

 

Dopo Einaudi, gli altri presidenti della Repubblica Gronchi, Saragat, Segni, Leone, Pertini,  Cossiga – Scalfaro – Ciampi—Napolitano sino ad arrivare all’attuale SERGIO MATTARELLA, siciliano, nato a Palermo classe 1941, eletto a larga maggioranza dal parlamento dodicesimo Presidente della Repubblica il 31 gennaio 2015   ed il cui mandato settennale scade  quindi nel prossimo gennaio 2022.

 

Tanti adesso i nomi di cui si comincia a  discutere, come prossimo Presidente della Repubblica…tanti i nomi che si fanno…….da Pier Ferdinando Casini, a Romano Prodi, a Marta Cartabia, a Maria Alberti Casellati, ad Enrico o Gianni Letta, a Mario Draghi…. a qualche altro nome che potrà essere aggiunto…..ma comunque questi  tutti  nomi in corsa per il Quirinale…… tutti nomi che hanno segnato un pezzo di storia recente di questa nostra Repubblica che ha bisogno di guardare avanti, superando le difficoltà del presente……   Sarà l’attuale  Parlamento riunito in seduta comune, (deputati e Senatori unitamente ad alcuni rappresentanti delle  20 regioni…..complessivamente un migliaio di persone) , a decidere, ….  seguendo le norme rigorosamente previste……  L’augurio allora è  che, per il bene dell’Italia,  si faccia la scelta migliore….

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