Da Radio RF 101 auguri per il Natale, con qualche riflessione forse utile

Nelle settimane scorse, la Commissione Europea, al fine di favorire un linguaggio cosiddetto “inclusivo”, consigliava di usare in occasione del Natale una dicitura diversa, parlando  anziché di Natale, solo di “festività”…e così suggeriva e quasi dettava  un vero e proprio  decalogo.– Sì, quasi un decalogo,  in cui tra altro scriveva  di usare  il termine generico“ festività ” al posto della parola  specifica“Natale ”.  Non solo… andava anche oltre,  e  sconsigliava, consigliava di non usare, alcune   frasi, alcuni nomi “tipici” , alcune parole precise della religione cristiana ,…… come i nomi di “Maria”, “Giuseppe”, gli Angeli,  “Giovanni”…ecc.ecc. Incredibile ! Come ormai sappiamo tutti,  questa trovata lasciava tutti di stucco …. perché nessuno si aspettava da parte  dell’Unione Europea ….una cosa del genere ….,Questa nota ufficiale perciò  suscitava subito dovunque una vera e propria  bufera di polemiche …. di polemiche roventi … davvero tante  polemiche e tanti atteggiamenti ostili verso l’Europa…… così tante, che sarebbe lungo elencare …

Noi, facendo sintesi, riferiamo solo quello che, ha detto Papa Francesco, che nel pomeriggio  di quello stesso giorno quando era stato reso ufficiale  e pubblico quel documento dell’Europa,  ha rivolto subito  alla Commissione Europea l’accusa di essere fuori dal tempo,…  proprio così, fuori dal tempo,…

All’Europa che credeva di essere progressista… …ha detto che quel documento rappresentava un vero e proprio  “anacronismo”. Non solo ! parlava di moda …. di una moda fuori posto…..…. “Una moda della laicità annacquata,… Ed invitava “L’Unione europea a riprendere in mano gli ideali dei padri fondatori, che erano ideali di unità, di grandezza” evitando di fare strada – diceva – a  “colonizzazioni ideologiche”,  perché diceva – “Questo potrebbe arrivare a dividere i Paesi e a far fallire la stessa Unione europea”. Parole più chiare, e saggiamente ammonitrici, queste del Papa…. non potevano essere usate.

Insomma Papa Francesco dava voce al sentimento diffuso dovunque, e non solo in Italia… Per cui la Commissione europea, giudiziosamente e precipitosamente, sentiva il dovere di fare un passo indietro… un passo indietro ufficiale, con un nuovo documento in cui chiaramente affermava di non volere assolutamente cancellare il Natale,… e che quindi la parola poteva e doveva essere ancora usata …..e non solo ! –  Altro che parlare genericamente di festività…..Testualmente nel nuovo  documento ufficiale di correzione, l’Unione Europea  scriveva.Non vietiamo o scoraggiamo l’uso della parola Natale. Celebrare il Natale e usare nomi e simboli cristiani sono parte della nostra ricca eredità europea”. Causa finita !

Insomma, per tutti e non solo per i cristiani, era il caso di finirla con le stranezze lessicali, perchè- per dirla con Papa Francesco – il Natale è gioia,…. È gioia religiosa, gioia di Dio,gioia interiore, di luce, di pace. Dove nasce Dio, nasce la speranza. A questo ci chiama il Natale:… Augurando a tutti – Papa Francesco –  di sentire che Dio è vicino, di stare alla sua presenza, di amarlo, di adorarlo. A tutti Dio dice: “Ti amo e ti amerò sempre, sei prezioso ai miei occhi !”. Gesù nasce povero di tutto, per conquistarci con la ricchezza del suo amore.

In queste parole del Papa c’è il vero messaggio del Natale… in cui perciò siamo sollecitati a  non lasciarci rubare il Natale  dal consumismo,  dai molti  regali,  da quella…frenesia di fare tante cose… perché la preoccupazione più importante deve essere incontrare  Gesù Bambino….

In questo fanciullo che nasce a Bethleem, umile e povero c’è Dio, che si fa uomo. Il consumismo rischia di farcelo dimenticare.

La nostra identità, italiana, europea, quella propria della nostra cultura non si deve dimenticare nè cancellare”.  Il documento della Ue, che  in nome della lotta alla discriminazione, invitava  a non dire Buon Natale, ma Buone feste… chiaramente è fuori  strada, davvero un anacronismo  che ci  porterebbe  verso il nulla.

E ci fa piacere constatare che è in atto un filone culturale, anche nella cinematografia, che parla di rinnovamento, di rivoluzione spirituale e culturale e parla di “coscienza cristica”, quella coscienza del Cristo storico che nel suo tempo, con argomenti scomodi diceva e faceva fare cose che destabilizzavano il potere, risvegliando le coscienze. Gli argomenti di Cristo erano scomodi, perché invitavano l’essere umano a diventare libero, ma libero davvero! E Gesù è ’ stato ucciso perché era l’unico modo per fermare questa rivoluzione interiore che lui predicava. Ma Cristo è sì morto, ma è risorto. E la sua coscienza è rimasta sveglia.  La verità che l’uomo moderno sta cercando è nella coscienza Cristica.

Pensieri questi tratti dal libro “Il soffio della Coscienza” di un autore moderno (Claudio Guarini), autore anche di un film recente, ricco di contenuti esistenziali; un film che arriva dritto all’anima, un film commovente e ricco di emozioni che spingono lo spettatore alla riflessione.

Ma ritornando al tema del Natale, due notizie di cronaca recente hanno attirato la mia attenzione – e penso – ed anzi mi auguro –   non solo la mia attenzione. A Porto Empedocle, l’inaugurazione della casa di Babbo Natale nei locali della Torre di Carlo V…. Sono stati trovati i fondi necessari…. ed è stato trovato anche uno spazio dedicato tutto ai bambini dal sindaco Martello ……. Un evento importante per i Bambini…un evento – è stato ripetuto – per dare un senso di serenità ai bambini in questo tempo di pandemia…… una finalità sicuramente nobile, ma a condizione che non faccia dimenticare la realtà … a condizione cioè di non confondere fantasia e realtà….favola e storia….diversamente si dimentica il vero Natale…… se Gesù Bambino passa  in secondo piano, …. O addirittura tra le favole….. e diciamo questo perché  contemporaneamente i giornali parlano, di un messaggio completamente diverso da parte del vescovo di Noto, il vescovo cantautore per diletto (come si autodefinisce), che usa spesso anche le canzoni moderne per dare, anche durante le celebrazioni,  messaggi ai giovani… il vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò (nella foto accanto)….il quale proprio ai bambini ha detto: « Babbo Natale non esiste»; proprio così  il vescovo di Noto Antonio Staglianò ha predicato « Babbo Natale non esiste, e la Coca Cola – ma non solo – ne usa l’immagine solo per accreditarsi come portatrice di valori sani”.  Anzi, aggiungo – ha detto – che il rosso del vestito che indossa Babbo Natale è stato scelto dalla “Coca Cola” esclusivamente per fini pubblicitari.

Tra lo stupore di quanti lo stavano a sentire – piccoli e grandi – monsignor Staglianò, si è soffermato su un tema molto caro ai bambini: ammonendo gli alunni di tutte le età. Il clou dell’evento era stata,  nei giorni precedenti,  la rievocazione dell’arrivo a Noto di San Nicola di Bari  a cavallo. Quelle parole “Babbo Natale non esiste” – riferiscono i cronisti –  hanno colto di sorpresa i più piccoli che, per certi versi, si sono sentiti “ingannati”;  ma a generare la polemica, specialmente sui social, sono stati i grandi, che mai e poi mai si sarebbero sognati di ascoltare simili parole. Insomma anche se quelle parole hanno colto di sorpresa i piu’ piccoli,   a generare la polemica sui social, sono stati i grandi.

Ma davvero Babbo Natale non esiste?”, è stata la ricorrente domanda posta dai bambini sia alle maestre che alle mamme. E giù una caterva di commenti, di molti genitori…. Non pochi commenti  di aperto dissenso e condanna, o nel migliore dei casi,   magari solo di inopportunità…..

Ma, a spiegare il senso di quelle espressioni è lo stesso vescovo, che non ha arretrato di un millimetro ed ha tenuto a precisare. «Ho detto che Babbo Natale esiste,  che non è una persona storica come san Nicola, da cui è stato tratto questo personaggio immaginario. Ho spronato i più giovani – ha aggiunto monsignor Staglianò – ad avere di Babbo Natale un’idea più incarnata per poter vivere meglio l’attesa e soprattutto lo scambio dei doni. Se Babbo Natale è San Nicola, i bambini dovrebbero aprirsi ad un sentimento di vicendevole aiuto, alla solidarietà dei doni verso i bimbi più poveri. Con tutto il rispetto per la casa produttrice della “Coca Cola” che si è inventata Babbo Natale – ha commentato Staglianò – il compito del vescovo è annunciare la carità evangelica, anche attraverso questi simboli della cultura popolare. E questo per non perdere e per alcuni magari invece recuperare il senso vero della tradizione cristiana del Natale. Per il resto – ha concluso il  vescovo Staglianò – i bimbi sanno che Babbo Natale è papà o lo zio. Quindi nessun sogno infranto»….ma solo la verità storica….utile anche ai bambini.Verità storica….utile anche ai bambini….che Gesù Bambino è nato a Bethelem

E con quest’ultimo pensiero, Don Diego Acquisto e – Lillo D’Anna per la parte tecnica, … anche a nome di dello staff di  Radio RF 101  cordialmente vi salutano….  ed  augurano a tutti i nostri radioascoltatori, a tutte le AUTORITA’  Religiose, Politiche, Civili e Militari di Favara,  della Provincia e della Regione, i più  fervidi auguri di sereno e buon  Natale!… e ancora di più per il Nuovo Anno 2022 …….. Noi speriamo di  poterci  risentire, come in passato, con una conversazione settimanale,  a Dio piacendo, a partire da lunedì 17 Gennaio.

 

 

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