A Favara una figura di prete da non dimenticare : P. Calogero Gariboli
Trovo questo articolo … a suo tempo pubblicato sul settimanale cattolico agrigentino “L’amico del Popolo”…….
La testimonianza di un Parroco
Ricordo di Mons. Calogero Gariboli, arciprete emerito di Favara
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- P. Gariboli morto 03-08-2008
Presiedute dall’ arcivescovo mons. Montenegro, si sono svolte nella Cappella del Cimitero di Favara, lo scorso 4 agosto le esequie di mons. Calogero Gariboli, deceduto il giorno precedente, dopo giorni di sofferenze. Grande il cordoglio del popolo, molte le testimonianze di stima e di affetto, sia nella celebrazione esequiale che in quella del trigesimo nella Chiesa Madre.
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A quasi due mesi dalla sua scomparsa, ci sembra doveroso ricordare sulle pagine del nostro settimanale la figura di un uomo e di un sacerdote che ha lasciato una traccia di operosità e di zelo sacerdotale nel tessuto socio-ecclesiale favarese e non solo, e per il quale da parte di molti si è avvertita l’esigenza di esprimere pubblicamente gratitudine e riconoscenza. Un grazie corale a P. Calogero Gariboli, da parte di tanti e, ufficialmente, da parte della stessa civica amministrazione per i suoi 59 anni di ministero sacerdotale, tutti a servizio di Favara, all’inizio come cappellano alla Matrice, agli inizi del suo sacerdozio, nel 1949, come prezioso ed apprezzato collaboratore dell’indimenticabile arciprete Mons. Giuseppe Minnella Rizzo, la cui memoria è in benedizione. Successivamente, dal 1953 come Parroco della Parrocchia dell’Itria, da lui fondata, avviata e diretta per un ventennio. Quando si semina bene i frutti si raccolgono, anche a distanza. L’avvio è costato a P. Gariboli tanti ma proprio tanti sacrifici, che egli ha voluto scrivere in un memoriale, segretamente consegnato ad alcuni amici. Oggi, a distanza, si vedono i frutti , grazie anche all’impegno lodevole dei Parroci che si sono succeduti. La parrocchia dell’Itria, dal 1987 elevata anche a Santuario diocesano, è oggi una realtà viva e vivace, ricca di tante potenzialità e di tanti doni.
E durante il suo servizio all’Itria, P. Gariboli ha posto pure le basi e tutte le premesse per la nascita come Comunità autonoma di quella che adesso è pure una delle Parrocchie più vivaci e meglio organizzate di Favara, cioè la Parrocchia dei Ss Apostoli Pietro e Paolo, eretta canonicamente il 1° ottobre 1972. Nata con territorio e fedeli quasi esclusivamente della Parrocchia dell’Itria, oggi nell’articolazione dei suoi Gruppi, nella tensione spirituale dei suoi Catechisti, nella ricchezza delle sue molteplici energie, così come l’Itria, registra la presenza di un buon numero di laici che sta compiendo un serio cammino di maturazione nella fede.
Gariboli ha lasciato l’Itria il 1° ottobre 1973, quando è stato trasferito nella Chiesa Madre, dove per un altro ventennio , cioè sino al settembre 1993, ha svolto il suo servizio con zelo e fedeltà. I 20 anni di servizio alla Chiesa Madre di Favara, come Parroco-Arciprete e quasi sempre come Vicario Foraneo, sono stati anni di grande impegno e sacrificio, specialmente nel primo decennio, per il travaglio della contestazione che non ha risparmiato la Comunità Eccesiale e che ha portato Favara alla ribalta della cronaca nazionale.
- Gariboli, in quegli anni difficili, ha dato prova di equilibrio ed ha lasciato esempio di dedizione al ministero sacerdotale, con senso di distacco dai beni materiali, facendosi sempre tutto a tutti, con disponibilità alla comunione ed alla fraternità sacerdotale. Il suo costante buon umore ed il suo afflato umano lo hanno reso popolare e messo in sintonia con il popolo. La sua spontaneità di linguaggio lo portava naturalmente ad evitare l’ ecclesialese, che così come il politichese è quel linguaggio del dire e del non dire, e che non comunica mai valori e scelte di vita. Lui non hai mai usato l’ecclesialese. La fede non ha mai nascosto in lui l’uomo, con le sue fragilità. Nulla della classica unzione ecclesiastica. Per questa sua spontaneità e franchezza, Favara lo ha amato e seguito con affetto.
E Dio, che si serve di ogni legno per fare del fuoco, si è servito di lui, come pure delle nostre diverse sensibilità e dei nostri differenti punti di vista, talvolta affiorati nelle riunioni di presbiterio, per realizzare un suo intervento di grazia a Favara, spesso destinataria di messaggi comunitari che hanno sicuramente inciso nel tessuto sociale.
Favara deve tanto a P. Gariboli. Con lui scompare un pezzo significativo di storia, che per non pochi tratti, abbiamo scritto e vissuto assieme, nei ruoli diversi in cui la Provvidenza ci ha posto.
Diego Acquisto