Sulla riforma della giustizia in Italia

Della riforma della Giustizia in Italia, ne hanno parlato tanti, a partire da Cossiga…. Proprio così ! ne hanno parlato in tanti .  Ne ha parlato Draghi,… ne ha parlato il Presidente della Repubblica Mattarella e  anche Papa Francesco.

Draghi : La riforma della giustizia “doveva” essere  completata con prontezza: anche perché “serviva  anche alle toghe”…parole testuali.   Non solo ! In un messaggio inviato all’Università di Padova parlava della necessità  di  “una accelerazione”, aggiungendo: “Gli italiani si aspettano dalla Magistratura decisioni giuste e prevedibili, in tempi brevi”.  Poi  a ribadire più volte la necessità di procedere spediti con il riordino del Consiglio superiore della Magistratura (Csm) è stato più volte il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ne ha parlato Papa Francesco ricevendo i membri del Consiglio Superiore della Magistratura, quando ha detto che  : “La domanda storica sul “come” si amministra la giustizia passa sempre dalle riforme…. E poi,  facendo riferimento al  Vangelo di Giovanni, al cap. 15, ha detto che questo passo evangelico consiglia di  – “potare i rami secchi senza però amputare l’albero”    (che è quello della giustizia !),   per contrastare così le lotte di potere, i clientelismi, le varie forme di corruzione, la negligenza e le ingiuste posizioni di rendita”;   e citando anche l’esempio del giudice beato Rosario Livatino,  tra l’altro,  ha detto che “ la cultura della giustizia riparativa è l’unico e vero antidoto alla vendetta e all’oblio”.   E poi, l’altra espressione più famosa  del giudice martire che soleva dire che “il giudice oltre ad essere, deve anche apparire indipendente”.

Sappiamo bene tutti come i mass media perciò hanno a più riprese parlato, in questi anni e mesi, di un’incessante e crescente richiesta,  dell’opinione pubblica e della politica, di una riforma profonda della Giustizia nel nostro Paese.

….Premesso quanto sopra non si capisce quello che non pochi dicono, intervenendo sull’attuale dibattito.   Pare chiaro che la riforma della giustizia vada  fatta e subito, regolando anche le intercettazioni la cui pubblicazione deve riguardare solo i reati, e non gli aspetti pruriginosi che non hanno rilevanza penale, ma servono solo – si dice – per distruggere la personalità degli avversari politici.

Renzi nel suo libro dal titolo “Il Mostro”, con sottotitolo “Inchieste, scandali e dossier. Come provano a distruggerti l’immagine (ed. Piemme)…. non ne risparmia nemmeno una. C’è infatti una lunga carrellata di malefatte che sarebbero state commesse da alcuni Magistrati. E Renzi dice chiaramente: “”In questo libro racconto dei fatti. Atti e fatti. Non  commenti, suggestioni, analisi sociologiche.

Renzi non perde occasione per dire, che parla di fatti e  che nessuno prova a smentirli, mentre si preferisce  girare attorno ai problemi,  divagando in discorsi sociologici.

A mio giudizio, siamo in democrazia…e su queste accuse – dette e ripetute da un ex presidente del Consiglio – non si può far finta di niente…. queste accuse  non dovrebbero essere trascurate.

Personalmente credo che l’opinione pubblica vorrebbe che almeno alcuni giudici, facendo riferimento ai fatti, alzassero coraggiosamente  la voce sui fatti, traendone tutte le conseguenze, sia che questi fatti   risultino veri, sia che risultino falsi,  punendo adeguatamente chi  ha sbagliato.

Ricordiamo che nel 1986  Francesco Cossiga,  (Presidente della Repubblica 1985- 1992)  famoso per le sue esternazioni o come venivano chiamate più significativamente “picconate” quelle degli ultimi due anni cioè dal 1990 al 1992, ….  in anticipo nel 1986 aveva sbalordito tutti per quello che aveva detto sul Consiglio superiore della Magistratura e su qualche giudice in particolare chiamandolo “tonno”……con accuse gravissime… e tutti a partire dall’interessato avevano fatto finta di non sentire e di non  capire…. Nemmeno una querela da parte dall’interessato che pure da Cossiga era stato espressamente sollecitato a farlo, trincerandosi l’accusato sul dovere della buona educazione verso il Presidente Cossiga.   E questo avveniva  nel 1986.  Sappiamo adesso che riscontro hanno avuto negli ultimi tempi le parole di Cossiga; quelle parole che allora suscitarono qualche perplessità, …ma che adesso appaiono decisamente profetiche.

Ci viene da dire proprio così, a leggere alcuni titoli di libri e  giornali in questi ultimi mesi …. Si resta davvero sbigottiti… Sentenze vendute, mazzette di denaro, depistaggi. Ci sarebbe stata una vera e propria rete di toghe sporche al lavoro da Milano alla Sicilia. Pare che emerga proprio tutto questo a leggere tante vicende come scritte e firmate. Cioè Giustizia corrotta, ai massimi livelli. Con una rete occulta che corrode il potere giudiziario dall’interno, arrivando a minare i pilastri della nostra democrazia, essendo coinvolti ed in qualche caso arrestati alcuni magistrati di alto rango. Non si tratterebbe  di casi isolati, con la singola toga sporca che svende una sentenza. — E lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando di  degenerazione del sistema correntizio  e di “inammissibile commistione tra politici e magistrati”,   ha espresso  sconcerto per il sistema correntizio degenerato, anche all’interno della Magistratura.

È il tempo perciò, per Sergio Mattarella, di porre rimedio e di approvare, finalmente,  una adeguata legge di riforma delle regole, anzitutto del Consiglio superiore della magistratura. E  quindi procedere con l’approvazione di altre norme che tutelino adeguatamente la dignità della giustizia ed il rispetto della personalità  di tutti.

Diego Acquisto

06.3.2023

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