A margine di talune assurdità  emerse nelle recenti elezioni

Precisando anzitutto che il centrodestra a livello nazionale ha ottenuto  circa il 59 per cento dei seggi alla Camera e il 56 per cento al Senato, da più parti, cercando di frenare  un certo trionfalismo,  si fa  osservare che i  numeri  sono simili a quelli della Casa della Libertà nel 2001.

Vale a dire che il Centro-destra ha mantenuto sostanzialmente nel complesso,  lo stesso bacino d’utenza;  e quindi, sostanzialmente,  lo stesso quantitativo di voti, anche cambiando la distribuzione interna. Infatti,  negli anni precedenti, ricordiamo che la Lega,  ha rimpiazzato Forza Italia come partito preponderante della coalizione, mentre adesso invece,   quello che all’inizio  era il minor Partito della coalizione,  cioè FDI, – dopo anni di guida di una donna tenace come Giorgia Meloni, –  è diventato il primo, e gli altri due, cioè FI e Lega,  assieme hanno  solo la metà  di quello che da solo ha FDI.

Ma precisato questo, una cosa si deve riconoscere all’attuale legge elettorale, il  vituperato Rosatellum !  che  cioè  domenica notte 25 settembre u.s.  a chiusura dei seggi alle 23, dopo qualche ora  si sapeva chi aveva vinto e chi no. Come non è affatto avvenuto   altre volte!  come,  per esempio,  dopo la “non vittoria” del centrosinistra di Bersani nel 2013 e il  cosiddetto “tripolarismo asimmetrico” (con l’ottimo risultato del M5s) del 2018.

Comunque, da più parti, soprattutto da uomini di sinistra, il Rosatellum in questa circostanza è definito una “legge truffaldina”, perché dà il 60 per cento dei seggi ad una minoranza che ha superato appena il 40% .

Infine, molti hanno discusso sulla scarsa partecipazione (63,9 percento), affermando  –  ci pare – giustamente,  che  il vero Partito che ha vinto è quello dell’astensione.

Ed a questo punto viene ovvio però osservare che quelli che non sono andati a votare, – (visto che il centro-destra ha mantenuto complessivamente lo stesso numero di consensi del passato) –  sono elettori di sinistra, almeno per la stragrande maggioranza. Perché forse nauseati dalle promesse non mantenute proprio  dalla sinistra al potere, con formule diverse da  un decennio a questa parte, assistendo passivamente all’allargarsi della fascia di povertà  e delle disuguaglianze, contemporaneamente alla graduale  riduzione del ceto medio.

Non solo ! il Rosatellum da tutti criticato, sin dall’inizio, dopo la prima applicazione, nessuno si è dato da fare per cambiarlo; e sappiamo bene dagli atti Parlamentari chi lo ha voluto e votato, cioè il PD.

Dal piano nazionale passiamo a quello regionale dato che in Sicilia si votava per l’elezione del nuovo Presidente o Governatore della regione ed il rinnovo dell’Assemblea Regionale, che da noi si chiama Parlamento. Ed  i Consiglieri, a differenza  delle altre Regioni, si chiamano deputati e  quindi onorevoli, per il rispetto che si deve al Parlamento Siciliano, che storicamente risulta il più antico del mondo;  e comunque  il primo  costituito in   Europa nel 1130 da Ruggero II re di Sicilia,  che lo avrebbe  presentato con queste parole:  “Che benedica Iddio ed ispiri i voti del Parlamento indirizzati a questo santo fine; ch’Egli riguardi benigno la terra di Sicilia, e la congiunga ai grandi destini della nazione italiana, libera, indipendente ed unita”. 

Bene ! proprio in Sicilia, nelle recenti elezioni si è verificata qualche  eclatante assurdità, pur nel rispetto della legge vigente. Così,  Serafina Marchetta, moglie di Decio Terrana, segretario della Nuova Democrazia Cristiana,  con soli 25 voti, – (quanti ne ha preso nel collegio di Trapani dove si era presentata) –   è diventata deputato regionale.  Deputata come non lo è Francesco Cascio, uno che ha preso 6.253 preferenze, o come non lo è Carmelo Pullara, che di preferenze (sentite…sentite…!)-  ne ha raccolte 8.948. Eppure  neanche Lui  è deputato, mentre  è deputata Serafina Marchetta, perché inserita nel listino del Presidente eletto Schifani……

Questo della Marchetta per il Parlamento regionale,  ci sembra l’episodio più clamoroso a livello regionale  e nazionale, come clamorosamente scandaloso è il caso della compagna di Berlusconi eletta a Marsala nel collegio uninominale per il Parlamento nazionale. Episodi questi, che  a livello nazionale e regionale,  devono invitare a riflettere e procedere alla  modifica delle attuali leggi elettorali.  Perché   cosi come formulate,  producono casi davvero scandalosamente  assurdi, in totale contrasto con la lettera e lo spirito  della  Costituzione.  Dove, basilare è la sovranità popolare; una sovranità  che non può tollerare che avvenga qualcosa del genere.

 Diego Acquisto

01-X-2022

 

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