Ricordare giova…..Per Favara, un esempio virtuoso del recente passato, che può giovare nell’attuale, problematica situazione amministrativa
Radio Favara 101 – lunedì 21.3.2005
Dai microfoni di questa emittente, nei mesi scorsi, abbiamo sentito il dovere di rivolgere un appello accorato a tutte le persone responsabili della pubblica Amministrazione, perché si abbassassero i toni e non si alimentasse ulteriormente il clima di aspra rissosità, che pericolosamente e – sembrava – in maniera irreversibile – essersi innescato, per pensare, invece, pur nella necessaria dialettica politica e nella chiara distinzione tra forze ideologicamente diverse, solo al bene di una città problematica come Favara.
L’appello lanciato dalla nostra emittente, fortunatamente, non cadeva a vuoto e le personalità politiche di maggiore rilievo della Città, e segnatamente l’on. Infurna ed il Sindaco Airò, pubblicamente, dicevano di accoglierlo, col proposito di recuperare prontamente una caduta di stile che non apparteneva affatto al loro personale curriculum politico, né tanto meno alle migliori tradizioni dei loro rispettivi partiti di appartenenza o a quelle, in generale, della stessa Città di Favara.
Nella sua nota di risposta al nostro appello, l’on. Infurna così testualmente diceva: “Mi corre l’obbligo ringraziare Don Diego Acquisto per l’invito rivolto a me ed al Sindaco Airò, al fine di riportare in termini di serenità il dibattito politico, ma mi pare opportuno precisare che il sottoscritto non ha inteso altro che far emergere la verità su alcuni fatti che in un primo momento il Sindaco di Favara Lorenzo Airò, aveva volutamente ed artatamente travisato. Ritengo quindi giusto accogliere l’invito del Direttore dell’Informazione di Radio101 Favara e riportare i toni della polemica nel giusto binario.”
E infatti il Sindaco Airò, prima aveva scritto in una nota stampa, successiva al nostro appello radiofonico: “Dopo lo sfogo di questi giorni, del quale me ne dolgo come credo se ne dolga l’on. Infurna, ritengo che le Sue parole don Acquisto, possano essere da stimolo per riportare il dibattito politico nell’alveo della comprensione, della tolleranza, del rispetto delle posizioni di ciascuno. Un messaggio distensivo, un richiamo al buon senso … per gettare le basi di una nuova stagione politica …
Ritengo che in questa vicenda si sia esagerato: da parte mia e da parte dell’on. Infurna al quale sicuramente vanno dei meriti che, in un momento di rabbia, non sono stati riconosciuti”.
E la nuova stagione politica auspicata dal Sindaco Airò, sembra proprio giunta, a leggere il manifesto affisso in questi giorni in città, a firma dell’Assessore Comunale Giovanni Mossuto e dello stesso Sindaco Lorenzo Airò, con cui si comunica alla cittadinanza di Favara dei finanziamenti ottenuti per ben 16 milioni di euro, pari ad oltre 30 miliardi delle vecchie lire, per una serie di progetti finanziati che contribuiranno senz’altro a migliorare la qualità della vita a Favara. E Favara in questo periodo vive davvero giorni difficili dal punto di vista viario, con alcune strade chiuse per lavori in corso ed altre transennate per edifici pericolanti o rischio di frane. E ritornando al manifesto, si legge: «Le opere finanziate, aggiunte a quelle realizzate (piazza Cavour, piazza della Vittoria, casa alloggio per portatori di handicap) e ai cantieri aperti, sono parti di un progetto organico che mira a dare nuove prospettive urbanistiche al centro storico e alle zone di nuova espansione _ scrivono sempre nel manifesto Mossuto e Airò; – questi eccezionali risultati sono stati raggiunti con il concorso sinergico tra Amministrazione attiva, uffici municipali, Consiglio comunale e progettisti esterni. Non è mancato, per alcuni finanziamenti, l’apporto dell’on. Giuseppe Infurna». Una precisazione quest’ultima del positivo apporto dell’on. Infurna, che forse la dice davvero lunga sugli sviluppi di una situazione che solo alcuni mesi fa sembrava giunta ad una rottura insanabile. Noi siamo convinti che, senza necessariamente parlare di compromessi, né tanto meno di “inciuci”, Favara, in Italia, può diventare un esempio virtuoso, di unità e di concordia tra forze politiche opposte, nel superiore interesse del bene comune. Questo ci sembra l’augurio migliore per la prossima Pasqua.