VINCENZO de’ PAOLI

Notiziario di Telepace – lunedì 27.09.2004

VINCENZO de’ PAOLI

servizio di don Diego Acquisto

Festeggiato oggi in molti Comuni della nostra provincia S. Vincenzo de’ Paoli, il parroco francese, che, vissuto tra il 1581 e il 1660, dopo essersi dedicato dapprima all’evangelizzazione delle popolazioni rurali, fu cappellano delle galere e apostolo della carità in mezzo ai poveri, ai malati ed ai sofferenti, gigante della carità nel secolo più splendido e nello stesso tempo più corrotto della storia della Francia. Lunghissimo l’elenco delle opere di assistenza da lui prodotte e portate avanti con l’ausilio di numerosi collaboratori, che quest’uomo dall’aspetto rozzo, ma di una simpatia spirituale che incantava, sapeva scegliere e formare. Animato da uno spirito vivissimo di carità e da una grande sapienza organizzativa, Vincenzo dei Paoli, concepì le sue opere con la strategia di un piano di battaglia. Qualche sua opera falli, ma quelle che ebbero successo, furono veramente travolgenti nella società francese del tempo. Per assistere i poveri di ogni risma, orfani abbandonati, bambini malati, donne perdute, poveri, ciechi, pazzi, ex-carcerati della periferia parigina, seppe suscitare tantissimi esempi di grande generosità e quindi amministrò enormi capitali, al punto da far dire in giro che il ministro francese delle finanze avesse un bilancio più stretto del suo. Era il bilancio della divina Provvidenza, dove il capitale veniva associato alla Grazia. E nella sua banca della carità i capitali non ristagnavano. Quattro le principali istituzioni da lui fondate: la confraternita delle Dame della Carità, i Servi dei Poveri, la Congregazione dei Preti della Missione (o Lazzarísti, ai quali affidò il duplice compito di contribuire alla formazione dei futuri sacerdoti e di organizzare forme adeguate di predicazione, chiamate “missioni”, particolarmente per la gente di campagna) e, infine, tra le sue istituzioni, soprattutto le Figlie della Carità. Quella di oggi, 27 settembre, la data che ricorda il suo passaggio dalla vita terrena a quella del Cielo, è una data che conta, come contano ancora nel mondo le opere e gli istituti promossi dal suo zelo e ancora, dopo quasi tre secoli e mezzo, ancora operosi, attivi, anzi insostituibili nel bene. Si ricollegano a S. Vincenzo dei Paoli ed alla sua grande collaboratrice, S. Luisa de Marillac, le Suore figlie della Carità ed i numerosi aderenti al volontariato vincenziano, che in tutti i Comuni della nostra vasta diocesi, da Agrigento ad Aragona, Favara, Canicatti, Ribera, Sciacca, Licata o Caltabellotta, rendono visibile l’amore di Dio e impegnano la loro vita con gesti concreti di solidarietà verso gli ammalati, i poveri e, comunque, verso le categorie socialmente deboli, supplendo troppo spesso, specie nei bisogni più immediati, alle carenze delle pubbliche istituzioni.

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