Da Franco Pullara a Paolo Mieli, al Card. Pietro Parolin… Le attese e le delusioni della mala politica
Editoriale di Radio Rf 101-lunedì 27-3-2017
Aspettiamo il lavoro, aspettiamo la riduzione delle tasse, aspettiamo l’acqua pubblica….aspettiamo…aspettiamo…ecc… ecc…..PASSIAMO L’ESISTENZA AD ASPETTARE….ad ASPETTARE I FATTI PROMESSI DALLA POLITICA…aspettiamo…aspettiamo……Inizia così uno degli ultimi editoriali di Franco Pullara, favarese doc, sul giornale on line di cui è stimato direttore….un editoriale che ha attirato la mia attenzione e non solo,…un editoriale che sul network più popolare che è indubbiamente facebook, io ho condiviso…..premettendo una brevissima Nota, scrivendo:….L’attesa, nella spiritualità cristiana e non solo, è una nobile categoria insita nell’animo umano…..ma c’è ATTESA ed attesa …..ma l’attesa di cui si parla nell’editoriale di Franco Pullara è una vergogna, una vera e propria vergogna per la democrazia che ne esce screditata,…..a vantaggio aggiungo ora unicamente dei populisti che poi tutti dicono di volere a parole, contrastare e combattere…..cmq, aggiungevo consola che fortunatamente i tempi, a me pare che si facciano sempre più diffcili per i politici-seduttori con le parole….che a parole sono capaci solo di alimentare speranza.
E nell’editoriale citato si fa notare per esempio che “26 milioni di italiani hanno detto “si” all’acqua pubblica ma il “si” si è trasformato in un lento stillicidio, fatto di ricorsi in Cassazione, decreti legge, vuoti normativi e ricorsi al TAR. Intanto, tutto è rimasto immutato, come se il popolo non si fosse mai espresso”.
E questo è solo uno degli esempi più eclatanti e sotto gli occhi di tutti….tutto come prima e peggio di prima sul problema acqua, “come se il popolo non si fosse mai espresso”.
“La casta politica – fa notare sempre Pullara – sta mantenendo se stessa e nel farlo offre al popolo qualche contentino e tanta, tantissima speranza.
E la speranza si rinnova ad ogni elezione, locale, regionale, nazionale ed europea. Gli eletti, fenomeno più diffuso negli ultimi decenni, non giocano partite politiche, ma una sorta di partita di calcio, dove a vincere è la squadra con la maglia del partito, non la tifoseria o gli spettatori. Lo scontro è tra maggioranza e opposizione e all’interno delle maggioranze e delle opposizioni, ma non per il bene del popolo, del quale sembrerebbe non importi a nessuno, ma per portare avanti strategie vincenti per questo o per quell’altro partito politico. E, strano a dirsi, nel popolo bistrattato e calpestato – strano a dirsi – i politici trovano anche le tifoserie, a volte anche accanite”……e anche a Favara, come ad Agrigento, Canicattì ecc. cioè dalle nostre parti, tutti, purtroppo, ancora oggi, abbiamo la possibilità di avere e vedere dei magnifici e perfetti esemplari…..di questo tipo di tifosi !
A margine di queste poche osservazioni ci viene solo da riflettere e pensare, soprattutto in merito alla crescente e non affatto infondata preoccupazione del sorgere dei cosiddetti populismi….. che naturalmente riteniamo non essere sicuramente la risposta più adeguata per risolvere i problemi sul tappeto….il più grave dei quali problemi sul tappeto è sicuramente quello del lavoro…..della mancanza di lavoro…del lavoro che non c’è… perché malgrado tutte le parole e le promesse dei politici….come sottolinea pure Franco Pullara….. “continua a mancare il lavoro….e quest’ultima attesa delusa e tradita “è una vergogna di enorme proporzione”. E proprio qualche giorno fa l’Istat, con l’eloquenza cruda dei numeri, ha certificato che in Italia oltre un milione di famiglie è senza lavoro (e quindi senza redditi)….e che le difficoltà economiche crescono all’aumentare del numero dei figli. I valori più alti si registrano per i mono-genitori. Donne: in quasi 200mila nuclei sono sole e senza occupazione, in 970mila sono l’unica fonte di reddito. Una situazione che definire drammatica è veramente poco…..
E mentre è appena finita la celebrazione dei Trattati di Roma per il 60° dell’U.E., il popolo più responsabile vuole che i politici dicano non cosa fare ma che mostrino con i fatti e con la loro vita la via da percorrere….la via concreta finalmente da intraprendere…
Diceva qualche giorno fa il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano scelto da Papa Francesco : “I populismi sono il segno di un malessere profondo percepito da molte persone in Europa” . Inquietudini “autentiche” che “non possono essere in alcun modo eluse”, alle quali si ha il dovere di rispondere “con più politica”, quella però autentica, quella davvero buona …“buona politica” che non è quella delle reazioni parlate e magari “urlate” per la ricerca immediata del consenso elettorale.
Altrimenti si verifica ancora quello che dice Franco Pullara nel suo citato editoriale, osservando la situazione della nostra Sicilia amministrata e governata da 5 anni da Rosario Crocetta….un politico tanto bravo nel denunciare, quanto scarso, incapace ed inefficiente nel provvedere…al punto da indurre un editorialista serio e pacato come Paolo Mieli che proprio qualche giorno fa, su Crocetta, ha scritto su uno dei più grandi quotidiani nazionali testualmente, tra l’altro, un editoriale che invitiamo a leggere, ha scritto….di ” … baruffe accompagnate da giochi di prestigio a Palazzo dei Normanni…. di incantesimi che, beninteso, provocano sempre lo stesso effetto: quello di far svanire soldi pubblici. Concludendo, così come dopo tanti altri esempi relativi sempre alla sua pessima gestione….
“Speriamo che all’Europa sfugga che negli oltre quattro anni in cui Crocetta è stato governatore della Sicilia, magia dopo magia, l’indebitamento della Regione è cresciuto in modo spaventoso (oltre il quaranta per cento)”.
Tuttavia, come dice Franco Pullara nel citato editoriale…. “Crocetta si ricandida e lancia un movimento a “connotazione socialista”. Rosario Crocetta consapevole di avere governato bene la Sicilia e puntando sui grandi risultati raggiunti si ripropone ed è sostenuto dalla sua “tifoseria”. La notizia dovrebbe commentarsi da sola, ma, pronto a perdere la scommessa, Crocetta per ricandidarsi è sicuro di ottenere un buon risultato elettorale. Molto probabilmente, non sarà rieletto, di contro conserverà e manterrà il suo “peso politico”. Continuerà a giocare in serie “A” sostenuto dalla sua tifoseria. “Abboné”!
Basta ! Non mi resta davvero altro da aggiungere…..c’è solo da riflettere e …. tutti….crescere nella capacità di sapere bene valutare e discernere …..con la speranza ed attesa, che però, in questo caso, dipende da tutti noi concretizzare…di mettere davvero all’angolo e cancellare nella vergogna i politici seduttori della parola facile, pronta …. quanto vuota e inconsistente nei fatti…..
Radioascoltatrici e radioascoltatori don Diego Acquisto e per la parte tecnica, Luigi Greco e Giuseppe Cusumano cordialmente vi salutano ed anche a nome dello staff tecnico e giornalistico di Radio R.F. 101, vi augurano buona settimana, con i programmi della nostra emittente.
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.