Cresima a Favara
martedì 19.12.2002
Cresima a Favara
servizio di don Diego Acquisto
E’ stato lo stesso Arcivescovo, mons. Carmelo Ferraro, nella Chiesa Madre di Favara, a conferire nei giorni scorsi la Cresima ad oltre 50 giovani delle Parrocchie del Carmine e S. Vito, del Transito e del Poggio. 50 dei 350 giovani che sempre nella sola Favara, contemporaneamente, negli stessi giorni e nella stessa ora, hanno ricevuto la Cresima; giovani che hanno tutti completato la scuola dell’obbligo ed hanno iniziato a frequentare la scuola superiore, giovani che hanno tutti compiuto un cammino di fede, accompagnato da esperienze concrete di solidarietà verso le fasce sociali più deboli. Come ha fatto notare, nella Chiesa Madre. P. Vincenzo Bruccoleri, in un breve indirizzo di presentazione, rivolto all’arcivescovo, anche a nome degli altri parroci presenti, “l’itinerario di fede di questi giovani, è giunto oggi ad una tappa significativa di maturazione, ma non alla sua fine”. “In questi giovani che ricevono la Cresima, a Favara, come negli altri paesi della diocesi, noi intravediamo il futuro della nostra Chiesa, la sua ricchezza e la vivacità dei doni dello Spirito”. Non c’è però chi non sia consapevole degli ostacoli e difficoltà, che, nel prossimo futuro, potranno rallentare o ostacolare il cammino di fede dei giovani cresimati, con particolare riferimento alla convinzione radicata anche se non espressa, che la Cresima conclude, per l’interessato e per la famiglia, il proprio impegno con Dio, rimandando il prossimo incontro con Lui al momento d i ricevere il sacramento del matrimonio. Difficoltà legate a fascino della vita, con le sue scoperte e che assieme a tante illusioni e miraggi, potrà pigliare il sopravvento, sull’impegno morale e religioso dei giovani. Difficoltà legate al disorientamento generale, causato dalle trasformazioni fisiche e psichiche proprie di questa età, con le relative problematiche dell’affetto e dell’amore. E non ultime, in un mondo in continua trasformazione, le difficoltà di dialogo tra i giovani e le varie agenzie educative, quali la famiglia, la scuola e la stessa Chiesa. I Presbiteri, dinnanzi alla montagna di queste difficoltà, si sentono fragili e piccoli, e oltre a confidare nella potenza della grazia, sollecitano la responsabilità e la partecipazione dei laici, dei genitori, degli insegnanti, dei catechisti. A Favara, dove da tempo, unitamente al Consiglio Pastorale Cittadino, è stata data priorità alla pastorale giovanile, nella prossima quaresima, per i giovani si svolgerà una particolare Missione, animata dai Padri Francescani.
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