Osservazioni …. Tra democrazia e cultura di sinistra
C’è materia forse su cui riflettere…mentre pare che cresca la voglia di centro, nel senso migliore della parola…. evitando estremismi dannosi e controproducenti….. Osservazioni adesso forse stravaganti, ma non troppo .- Tra democrazia e cultura di sinistra, un rapporto anche dialetticamente difficile, ma culturalmente forse interessante
Un rapporto quantomeno difficile, quando non conflittuale… Osservazioni che appaiono ovvie, anche solo a riflettere con serenità sulle notizie che vengono dalla Spagna, così come raccontate ed interpretate anche da intellettuali e giornalisti di sinistra.
Mi riferisco espressamente, a quanto, per esempio, sulla questione di cui sopra, narra oggi, con la solita franchezza, il quotidiano La Repubblica.
Si dice infatti che l’attuale presidente della Spagna, il socialista Sanchez viene invitato, senza mezzi termini, a dimettersi perché democraticamente “manca di legittimità per governare, avendo due stretti collaboratori indagati… “in quanto facenti parte di un’organizzazione criminale”.
E si ricorda il diverso comportamento, a suo tempo, del primo ministro del confinante Portogallo Antonio Costa, che nel novembre 2023 si è dimesso “non appena saputo che due persone del suo entourage erano state arrestate”,…. dichiarando pubblicamente che “la dignità dell’incarico non è compatibile con alcun sospetto riguardo all’integrità , alla buona condotta e tanto meno con qualsiasi tipo di atto criminale…”.
Un comportamento, questo del socialista portoghese Costa, che merita approvazione…a differenza di quello del socialista spagnolo Sanchez, che, senza giri di parole, con chiarezza dice : “…di non volersi dimettere perché, ….(attenzione alla motivazione)… ciò “sarebbe una tremenda irresponsabilità”,… in quanto a succedere al governo sarebbe la destra…anche estrema”.
Il commento, sicuramente condivisibile, che subito viene espresso dal giornalista che cura il servizio è che “…questa frase implica il riconoscimento del fatto che (Sanchez) sta governando senza il sostegno della maggioranza…il che è preoccupante in democrazia”.
Perché si fa subito anche osservare ancora più chiaramente che: “è proprio la democrazia … la condizione che rende possibile la sinistra. E se la sinistra si disinteressa della democrazia, smette di essere di sinistra”.
Basta con le citazioni, c’è materia sufficiente per riflettere e capire perché nelle ultime elezioni politiche in Italia, il popolo italiano con una chiarezza mai prima attuata, ha votato per i Partiti della centro-destra, con la guida di Fratelli d’Italia,… Un Partito questo, guidato, da una ragazza proveniente da uno dei quartieri più popolari di Roma, cioè il quartiere della Garbatella dove è nata e vissuta
Giorgia Meloni,
Se vogliamo aggiungere qualche suggestione sul recente passato della politica italiana, dobbiamo dire che la Democrazia Cristiana (DC) , di De GASPERI, continuazione nel secondo dopoguerra, del Partito Popolare di don Luigi Sturzo…. è stata sempre o spesso descritta come un partito di centro, ma con una tendenza a guardare verso sinistra.
Una definizione questa, che …a rifletterci bene – richiama alla sua strategia politica di alleanze ed al suo tentativo di conciliare posizioni moderate con istanze sociali.
Una tendenza nella DC che sicuramente non è stata attribuita a una singola persona, ma è emersa nel corso della storia del partito, in particolare, soprattutto, con l’avvio del centro-sinistra organico.
Una verità…credo ! anche se da alcuni viene giudicata un’espressione molto usata e abusata e, comunque in tempi , relativamente recenti, rispolverata per legittimare la scelta della confluenza a sinistra, nel Partito della cosiddetta Margherita.
Sicuramente non condivisibile la forzatura storica realizzata con cinica disinvoltura nel monumento a Moro che, a Maglie, è stato raffigurato con il giornale comunista “L’Unità” sotto il braccio.
C’è materia forse su cui riflettere…mentre pare che cresca la voglia di centro, nel senso migliore della parola…. evitando estremismi dannosi e controproducenti….per una politica seria che davvero faccia crescere il ceto medio, evitando che dopo anni di governo della sinistra…governo raggiunto, non per scelta chiara del popolo, ma solo con accordi di palazzo…le statistiche – (non le opinioni!) – poi dicano che i più ricchi hanno visto accrescere la loro ricchezza …mentre i più poveri i invece i loro disagi e la loro povertà.
Diego Acquisto
02-7-2025