Riprendiamo da “L’Amico del Popolo”- La Curia Agrigentina contro il malaffare

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La Curia Agrigentina contro il malaffare invita a collaborare con la Magistratura……

CPD e UPS: “È tempo di scelte limpide, trasparenti e partecipate

Di Carmelo Petrone -5 Giugno 2025

 

Pubblichiamo il testo della nota a firma dell’Ufficio di Pastorale Sociale (UPS) e del Consiglio Pastorale Diocesano (CPD) dell’Arcidiocesi di Agrigento in seguito ai recenti fatti di cronaca riguardanti l’inchiesta della Procura su vari appalti pubblici.

“L’Ufficio di Pastorale Sociale ed il Consiglio Pastorale Diocesano – si legge nella nota – richiamano la comunità Agrigentina alla responsabilità morale e al senso civico: la verità, la legalità, la giustizia e il bene comune sono il fondamento di ogni comunità civile e trovano la loro linfa vitale e origine nel Vangelo.

In un contesto che lascia intravedere pratiche clientelari, distorsioni del bene pubblico e possibili comportamenti illeciti, la Chiesa agrigentina non può restare in silenzio ed indifferente.

Ci uniamo all’invito del Procuratore della Repubblica di Agrigento affinché, chiunque sia a conoscenza di fatti o dinamiche rilevanti, si assuma la piena responsabilità di collaborare con la magistratura e con le forze dell’ordine. Questa richiesta non è solo un appello civile, ma anche una profonda chiamata evangelica e morale, che trova pieno fondamento nella Dottrina Sociale della Chiesa. Come autorevolmente ricordato nelle encicliche, in particolare nella “Caritas in veritate”, e nel Compendio della Dottrina Sociale, la legalità è condizione essenziale per la giustizia sociale, per la promozione della dignità della persona e per la costruzione del bene comune.

 

Si depreca la corruzione, in ogni sua forma, perché è un male che distrugge il tessuto sociale, togliendo risorse ai più deboli e minando la fiducia tra cittadini e istituzioni. Non può in nessun modo trovare giustificazione l’omertà e la complicità ad un sistema ingiusto e corrotto. Non si può restare spettatori del degrado morale. Si fa un appello forte alla coscienza di ogni cittadino, imprenditore, amministratore, politico, professionista a scegliere con coraggio la verità, la giustizia e la responsabilità.

È tempo – conclude la nota – per la nostra città, designata Capitale Italiana della Cultura, di ricostruire il tessuto civile con scelte limpide, trasparenti e partecipate.”

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