Ricordare giova….Una lettera di un trentennio fa….dopo la solenne concelebrazione allo stadio, per la Madonna di Fatima

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Vicariato Foraneo n.  2

Favara – Aragona – Comitini

LETTERA AI SACERDOTI

Favara 04. 06. 1996

Ai Rev.mi Sacerdoti della Forania

 

e   p.  c.

A S. E. Rev. ma Mons. Carmelo Ferraro

                                                                                  Vescovo di Agrigento  

                                                                                 A Mons. Lucio li Gregni

                                                                                 Vicario Episc. Zonale

 

“Ringraziamo il Signore”.

Ormai al termine di un anno pastorale, possiamo sintetizzare tutto con questa espressione che un carissimo confratello mi ha rivolto al termine della solenne concelebrazione allo stadio, per la Madonna di Fatima, in un momento in cui era facile cedere alla tentazione dell’autoesaltazione, per la perfetta riuscita della manifestazione appena conclusa.

“Ringraziamo il Signore !“.

I successi non ci devono esaltare, né le difficoltà abbattere.

Per quanto mi riguarda, vi confido che mi sento quasi naturalmente predisposto a resistere alla tentazione del successo, mentre mi trovo impreparato a fragile di fronte alle difficoltà. Per questo, nel prosieguo del lavoro comune, vi chiedo di potere continuare a sperimentare la vostra amicizia, la vostra collaborazione, la vostra comunione.

Quando ci sono avvicendamenti e scelte di persone, sappiamo bene tutti che  dobbiamo mettere in conto qualche tributo da pagare alla nostra fragile uma­nità.

Animati dallo spirito dell’Apostolo, che ci dice “veritatem facientes in charitate”, ci sentiamo tutti impegnati a rinsaldare quel vincolo di comunione che ci lega sacramentalmente, in forza dell’Ordinazione Sacerdotale.

Non avendo io quel carisma di afflato umano, che ho pubblicamente riconosciuto in Mons. Calogero Gariboli, vicario foraneo emerito e attuale padre spirituale del Seminario Minore, fin dall’inizio mi sono affidato alla vostra comprensione e carità, per potere assolvere nel migliore dei modi ai miei doveri di vicario foraneo, secondo le disposizioni del diritto canonico e lo Statuto promulgato dal nostro Vescovo.

Ringraziamo il Signore per quello che quest’anno siamo riusciti a fare e speriamo, dopo questo periodo di rodaggio, di potere migliorare.

La comunione è sempre una sfida per tutti, ma le premesse per un cammino fruttuoso di lavoro e di collaborazione, mi pare davvero che non manchino, nella linea della chiarezza e, se necessario, della correzione fraterna, nello spirito del Vangelo. Ringraziamo il Signore, anche di questa reciproca disponibilità al dialogo ed al confronto.

In questo momento, al termine quasi di un anno pastorale, mentre penso all’­impegno da tutti profuso per il lavoro nei vari settori, consentitemi di fare memoria, magari solo di qualche lavoro che comunitariamente abbiamo portato a buon termine. E quando un lavoro si porta a buon termine non può mai accadere per l’impegno di uno solo. Mi voglio riferire alla riunione del 19 aprile­ scor­so, quando con la presenza di Don Mimmo Zambito, abbiamo puntualizzato la pastorale giovanile della forania, con il risultato poi della buona riuscita della visita pastorale dei Giovani ad Aragona, a Comitini e, quindi, del Pellegrinaggio della Speranza, guidato da Ernesto Olivero, che ha fatto tappa a Favara. Preziosa è stata certamente la collaborazione dei laici del Coordinamento di Pastorale Giovanile, ma determinante è stato lo spirito di comunione di noi Sacerdoti. E poi, preparata da alcune riunioni, e soprattutto dalla riunione del 10.05.1996, la visita della Madonna di Fatima pellegrina, che, oltre a scuotere profondamente il tessuto umano di Favara, ha richiamato persone anche degli altri due paesi della forania e dei paesi vicini. Tante sono state le testimonianze di laici, registrate dalla nostra TELEPACE, che ringraziano noi Sacerdoti per avere permesso ed organizzato la visita alla Madonna di Fatima.

La Madonna si è forse servita dei nostri differenti punti di vista, delle nostre diverse sensibilità e forse anche dei nostri difetti, per realizzare un suo intervento di grazia a Favara.

Un particolare doveroso grazie per questo evento di grazia, dobbiamo certamente esprimerlo al nostro confratello Don Nino Giarraputo, che ha portato il peso di tutto, anche se non gli è mancata la collaborazione di tutti e segnatamente del Coordinamento Cittadino di Pastorale Giovanile e del Consiglio Pastorale della sua Parrocchia di SS. Pietro e Paolo, che ha avuto la gioia di inaugurare i restaurati locali parrocchiali, proprio con la presenza della Madonna di Fatima.

Un’altra cosa di cui certamente dobbiamo ringraziare il Signore, è la Cassa Comune che abbiamo costituito a Favara, per finanziare la pastorale comunitaria, con una prima raccolta in tutte le Chiese della Città, all’inizio della Quaresima. Una strategia pastorale, quella di un’economia comunitaria, che richiede in tutti noi, coraggio ed inventiva, lasciandoci stimolare da Mons. Giuseppe Veneziano, al quale abbiamo affidato la gestione. E’ allo studio il modo come coinvolgere i nostri laici, anche nell’economia comunitaria interparrocchiale.

“Ringraziamo il Signore |”.

Mi permetto adesso di ricordarti solo alcuni momenti di impegno comune,pregandoti di pensarne, eventualmente, altri e di proporli alla riflessione comune :

–Domenica 9 giugno, processione del Corpus Domini. E’ bene sospendere la celebrazione vespertina della S. Messa e convergere tutti in Matrice, da dove inizia la processione. A Favara si svolgerà con un itinerario rinnovato, rispetto agli anni precedenti.

–Venerdì 14 giugno, ultimo ritiro foraniale, predicato da Don Franco Muscato.

A conclusione del Ritiro, come al solito, assemblea pastorale, per una rapida verifica e per programmare una prossima riunione sul tema delle Unità Pastorali, con la presenza di Don Salvatore Muratore.

Saluti e cordialità in Cristo Gesù.

Favara 04.06-1996

Sac. Diego Acquisto

Vicario foraneo

 

 

  1. S. – E’ mio desiderio concludere con un’agape fraterna, così come abbiamo  fatto all’ inizio di questo anno solare, lo scorso 2 gennaio.

 

 

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