Il fascino di S. Rita a Favara

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(nella foto…un gruppo familiare col Parroco)

Appena conclusa nella Chiesa di S. Vito la festa liturgica di S. Rita, il cui ricordo ogni anno è fissato il 22 maggio.

Un ricordo , questo del 22 maggio,  così impresso nella mente e nel cuore dei fedeli, da nessuno dimenticato, …anche se, a differenza di tanti anni del recente passato, quest’anno nessun  manifesto  pubblico è stato affisso da parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale  di S. Vito, dove  si trova  il simulacro della Santa di Cascia,  più venerato in città.

Nessun invito ufficiale e specifico, alle pubbliche autorità e nessun manifesto pubblico !

Perché si voleva concretamente constatare,  quale sarebbe stato l’afflusso dei fedeli, senza alcun avviso.

La sorpresa, a giudizio unanime, da parte di tutti,… è stata grande, …proprio grande, per l’incredibile, grande afflusso dei fedeli durante l’intera giornata, decisamente maggiore del passato.

 

(Nella foto la Sig.ra Lina Cucchiara e la Sig.na Carmela Sutera, due grandi devote di S. Rita….a servizo di tutti i devoti—-per l’intera giornata… )

 

(Un’immagine dell’Assemblea)

Un continuo vero e proprio … continuo…  fiume di gente , di ogni età e condizione sociale, si è riversato nella Chiesa di S. Vito,  a partire dalle  8,30, quando il parroco ha  aperto  la Chiesa, trovando decine di persone che, pazientemente, attendevano nella piazza  antistante, l’apertura della Chiesa  per efettuare il viaggio devozionale  alla Santa di Cascia, denominata  “Santa degli impossibili”,  e “Santa della rosa e della spina”.

Come da programma,  la Messa conclusiva, presieduta dal Parroco,  in una Chiesa affollatissima, con tanta gente rimasta pazientemente fuori, è stata celebrata……  Precisiamo ancora …. senza invito specifico e particolare  a nessuno; … ognuno è venuto spontanemanete…… e così , senza invito specifico,  si è pure presentato alla Messa conclusiva della  giornata,   il primo cittadino Antonio Palumbo, che, …. con la fascia tricolore, ha voluto essere presente. e partecipare.

Durante la Messa, al momento delle preghiera dei fedeli,  da  Lillo Montaperto, coordinatore del Consiglio Pastorale Parrocchiale,  è stata recitata la preghiera speciale a S. Rita per la CITTA’.

Diego Acquisto

23-5-2024

 

Parrocchia S. VITO– FAVARA

Preghiera a S. RITA per la Città

Favara 22 maggio 2024

 

O Santa RITA,  in questo giorno solenne della tua festa , vogliamo  adorare e ringraziare  il Signore Gesù, che con  la potenza della sua grazia,  ha operato in Te tante meraviglie di amore e di misericordia.

Davanti al tuo venerato  simulacro, vogliamo manifestare tutta la nostra devozione e quella dell’intera città di Favara , che  a Te si affida, confidando nel tuo aiuto e nella tua protezione.

Viviamo come Comunità e come Istituzione,  un momento particolarmente  difficile, segnato da tante  difficoltà,  non solo di carattere economico, ma anche di carattere  relazionale, politico,  sociale ed etico.

Ci rivolgiamo a  Te, o Santa RITA, con forte trepidazione,…tu sei stata donna forte e coraggiosa, di fede intrepida nelle molteplici difficoltà che hai incontrato nella tua vita.  Il nostro sguardo fiducioso si rivolge  a  Te, o Santa Rita,    perché i nostri sforzi umani, finalizzati al progresso spirituale e materiale della nostra  Comunità  favarese, con l’aiuto della grazia di Dio, giungano a buon fine.

Chiediamo per  le nostre famiglie, per la nostra Città,  per il mondo intero, il prezioso dono della pace.

Cessino le discordie, sia abbandonata  la logica della violenza, e con tutta la nostra buona volontà, corroborata dalla grazia di Dio, che imploreremo con la preghiera e la frequenza ai Sacramenti, fa che possiamo costruire  una cultura nuova di riconciliazione, di perdono,  di giustizia  e di solidarietà.

O Dio onnipotente ed eterno, sull’esempio  e per intercessione  di S. Rita, che ha saputo eroicamente perdonare, fa che il nostro cuore non  covi mai sentimenti di vendetta e di rancore, ma cresca  sempre nella forza e nella capacità di amare.

O Santa Rita, donna di pace e carità, sostieni l’impegno formativo dei GENITORI  e di tutti gli ducatori; guida e proteggi dalle molteplici illusioni i nostri giovani, … aiutaci a credere che a Dio tutto è possibile.

O Santa Rita guida gli  Amministratori a promuovere opere che servano a sollevare anzitutto le condizioni di chi è più debole e povero.

Fa , o Santa RITA, che la  nostra Favara non sia mai la terra della rassegnazione, dell’illegalità, della volgarità e della violenza,  ma  della giustizia e della speranza, della concordia e della pace.

Aiuta  tutti  ad essere fedeli ai  doveri quotidiani, del proprio stato di vocazione  personale e di ruolo sociale.

Aiutaci  Santa Rita  a sentire come prima necessità della nostra vita, il dovere di adorare Dio,  di amarlo sopra ogni cosa e di testimoniare questa fede e questo amore verso Dio, con l’amore verso il prossimo. AMEN   

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La devozione.

Ecco perché Rita è la «santa degli impossibili»

Riccardo Maccioni su AVVENIRE–martedì 21 maggio 2024

Festeggiata il 22 maggio è detta così perché si ricorre alla sua intercessione nei casi disperati. – L’origine del simbolo della rosa

 

È considerata la santa degli impossibili perché si ricorre alla sua intercessione nei casi che sembrano disperati. Il 22 maggio ricorre la memoria liturgia di Santa Rita da Cascia, «donna, sposa, madre, vedova e monaca» – ha ricordato papa Francesco – e insieme modello di vita più che mai valido anche oggi».

Nata a Roccaporena nel 1381, figlia unica, Margherita Lotti coltivava fin da giovane il sogno di consacrarsi a Dio, ma fu destinata al matrimonio con un uomo violento.

La pazienza e l’amore di Rita lo cambiò, ma alla fine la vita del marito fu spezzata da un omicidio.

Morti anche i due figli di malattia, Rita, che convinse la famiglia del marito a non vendicarsi di chi aveva ucciso il figlio, decise di seguire il desiderio giovanile entrando nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia.

Morì nel 1447 (o forse nel 1457).

Tra i prodigi che ne caratterizzarono la vita, la compartecipazione diretta, da lei desiderata, alle sofferenze di Cristo. Mentre pregava davanti al Crocifisso, si staccò una spina dalla corona della passione del Signore, che si conficcò nella fronte della santa provocandole una ferita che non guarì mai.

«Perché Rita è santa? – si chiede Giovanni Paolo II nella lettera scritta per il VI centenario della nascita di Rita- . Non tanto – si risponde – per la fama dei prodigi che la devozione popolare attribuisce all’efficacia della sua intercessione presso Dio onnipotente, quanto per la stupefacente “normalità” dell’esistenza quotidiana, da lei vissuta prima come sposa e madre, poi come vedova ed infine come monaca agostiniana».

Tradizionalmente la figura di questa donna straordinaria è collegata al dono di una rosa. Particolare che si spiega con un episodio della sua vita, quando, ormai prossima alla morte, Rita era costretta a letto e si nutriva pochissimo. Ricevendo la visita di una parente le chiese una rosa proveniente dalla sua terra. La visitatrice obiettò che si era in pieno inverno ma Rita insistette. In effetti la parente, con grande stupore, trovò una bella rosa sbocciata tra la neve che colse portandola alla santa che a sua volta la consegnò alle consorelle.

A Santa Rita sono dedicate molte preghiere. Tra le più diffuse, questa:
O’ Dio onnipotente ed eterno, che in Santa Rita
da Cascia ci hai dato un luminoso esempio
di unione a te nella preghiera
e di servizio e amore ai fratelli,
fa che superando per sua intercessione
il nostro egoismo e la pigrizia,
possiamo imitarla per sperimentare nella prova
il tuo amore misericordioso
e la sua fraterna protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

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Esiste anche un’invocazione per le situazioni “impossibili”.
O cara Santa Rita,
nostra Patrona anche nei casi impossibili e Avvocata nei casi disperati,
fate che Dio mi liberi dalla mia presente afflizione…….,
e allontani l’ansietà, che preme così forte sopra il mio cuore.
Per l’angoscia, che voi sperimentaste in tante simili occasioni,
abbiate compassione della mia persona a voi devota,
che confidentemente domanda il vostro intervento
presso il Divin Cuore del nostro Gesù Crocifisso.
O cara Santa Rita,
guidate le mie intenzioni
in queste mie umili preghiere e ferventi desideri.
Emendando la mia passata vita peccatrice
e ottenendo il perdono di tutti i miei peccati,
ho la dolce speranza di godere un giorno
Dio in paradiso insieme con voi per tutta l’eternità.
Così sia.
Santa Rita, patrona dei casi disperati, pregate per noi.
Santa Rita, avvocata dei casi impossibili, intercedete per noi.

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