Edit.lun.5-2-2024-Appello ai liberi e forti-De Gasperi.

0

IN ONDA: Lunedì ore 7,15—11,15—18,15—21,15

Un cordiale saluto a parte mia don Diego Acquisto e per la parte tecnica di Alberto D‘Anna

Lo scorso, 18 gennaio, era una data storica…ed in queste settimane da  non pochi attenti osservatori, questa data è stata ricordata anche in riferimento ad una situazione politica davvero preoccupante che si registra dovunque nel mondo…senza escludere l’Italia… anzi soprattutto in Italia, questa data è stata ricordata da diversi politologi ….. Sì, questa data 18 gennaio  è stata ricordata….con riferimento a quel 18 gennaio 1919, quando da parte di don Luigi Sturzo e di un Comitato …. dell’appena nato, allora,… Partito Popolare Italiano, veniva lanciato “l’Appello ai “liberi e forti” rivolto a quanti, “uomini moralmente liberi e socialmente evoluti”, erano disposti a impegnarsi a sostenere un progetto politico e sociale per l’Italia all’indomani  delle distruzioni,  distruzioni in tutti i campi , della Prima guerra mondiale, per allontanare ogni pericolo di nuove guerre, a dare un assetto stabile alle Nazioni, ed attuare quegli ideali di giustizia sociale della “Società delle Nazioni” per  migliorare le condizioni generali del lavoro e sviluppare le energie spirituali e materiali di tutti i paesi uniti nel vincolo solenne della “Società delle Nazioni”. E sempre in quello stesso “Appello” del quale ne riferiamo solo qualche passaggio….(e che consigliamo a tutti di leggere per intero, con una semplice e facile ricerca storica), …..si diceva e leggeva ancora: “Ad uno Stato accentratore tendente a limitare e regolare ogni potere organico e ogni attività civica e individuale, vogliamo sul terreno costituzionale sostituire uno Stato veramente popolare,….uno STATO che riconosca i limiti della sua attività, che rispetti i nuclei e gli organismi naturali – la famiglia, le classi, i Comuni – che rispetti la personalità individuale e incoraggi le iniziative private. E perché lo Stato sia la più sincera espressione del volere popolare, domandiamo la riforma dell’Istituto Parlamentare sulla base della rappresentanza proporzionale, non escluso il voto delle donne…”.

Quindi — allora, nel 1919– anche il voto alle donne, annunciato come un grande novità di programma ….  Una  novità  che sarebbe stata attuata – pensate – per la prima volta poi nel referendum istituzionale, cioè quando bisognava scegliere tra monarchia e repubblica …. Quello storico Referendum istituzionale del 2 giugno 1946.

Un uomo che si è tanto impegnato – sicuramente non il solo, ma assieme a tanti altri – uno dei tanti – comunque uno dei più impegnati e significativi del secondo dopoguerra, impegnato ad attuare quell’ Appello ai liberi e forti” è stato indubbiamente Alcide De Gasperi…. L’uomo della nuova Italia, della nuova Italia post-fascista, Alcide De Gasperi l’uomo che ha attuato quell’Appello di don Luigi Sturzo …..De Gasperi “antagonista  di Mussolini” – come ha titolato, qualche tempo fa – un prezioso volumetto edito da Medinova , ……  Vogliamo quindi parlare di Alcide e Gasperi, fedele discepolo di don Sturzo antagonista di Mussolini …. richiamando alcuni eventi fondamentali su persone e eventi successivi a quell’ “Appello ai liberi e forti” del 1919 … per capire De Gasperi, “onesto uomo ed onesto padre di famiglia”, nobile e grande figura di statista nel groviglio dei problemi del dopoguerra, la seconda guerra mondiale…..De Gasperi che ha concluso la sua vita, a Borgo Valsugana, in provincia di Trento, il 19 agosto 1954.

E vogliamo ricordarlo – in questo periodo ….. a 105 anni di distanza dell’ “Appello ai liberi e forti” con un episodio avvenuto oltre vent’anni prima della sua morte, quando, perseguitato dal fascismo, si trovò al centro di una  singolare vertenza tra   Mussolini ed il Papa, ….sì, Mussolini ed il Papa, Pio XI, il milanese Achille Ratti….i quali per De Gasperi si scambiarono messaggi segreti. Un  episodio questo dei messaggi segreti tra il Papa e Mussolini davvero strano, in cui si coglie  anzitutto la  personalità dei due protagonisti contendenti, cioè da una parte il capo del Fascismo e dall’altra parte il capo della Chiesa Cattolica, entrambi fortemente determinati a perseguire ideali diversi….e che erano su posizioni ideali, culturali e spirituali davvero diverse e diametralmente opposte…….nel caso si scontrarono sulla valutazione di De Gasperi….si scontrarono proprio sulla figura di De Gasperi……. Del Capo del Fascismo, il Cav. Benito Mussolini, romagnolo di Predappio, classe 1883, si sa tanto; del Papa Pio XI invece si sa  molto meno…… Quest’ultimo, – come è facile notare dall’anno di nascita – Pio XI, come abbiamo detto – al secolo Achille Ratti,  lombardo-milanese di Desio, classe 1857,…più anziano di Mussolini, aveva come età 26 anni di più…..ma era spiritualmente molto più giovane…perché aveva alle spalle un curriculum formativo e culturale assai diverso da quello di Mussolini.

Sulla forte personalità di questo Papa, determinato a concludere il Concordato, indugiano i biografi, riferendo qualche episodio particolare, il più colorito dei quali, è quello in cui, per chiudere definitivamente con quanti all’interno della Chiesa si opponevano ad ogni accordo con Mussolini, avrebbe detto: “Per il bene della Chiesa, io mi accordo anche col demonio”. Un’affermazione indubbiamente inusuale e forte per un Papa, ….forse appositamente inventata, solo…per mettere in risalto la forte personalità e determinazione di carattere…- … una determinazione, specie in questo caso, da collegare però a quel sommo bene che per Pio XI era la famiglia, la sua tutela con il matrimonio-sacramento, che  celebrato in Chiesa col Concordato otteneva automaticamente gli effetti civili.—–

Qualcosa che dovrebbe fare riflettere non poco oggi, in cui ad essere attaccata è proprio la famiglia cosiddetta “tradizionale”, formata da un uomo ed una donna, mentre quella “moderna”– (mi pare di capire) –  dovrebbe essere quella indicata con “paternità n.1” e  “paternità n. 2”….. e magari altre amenità lessicali….davvero discutibili….

Quell’espressione così dura, “Per il bene della Chiesa, io mi accordo anche col demonio”…..  che oggi potrebbe essere assai malevolmente interpretata, va compresa con  il  sommo valore che Pio XI attribuiva alla Famiglia, …..famiglia che è davvero cardine della società, Famiglia che era in cima sempre ai suoi pensieri. Tutto il resto, nel Concordato, per Pio XI  veniva dopo ,  a partire  dalla necessità di assicurare al Papa la piena libertà, con la creazione di un  piccolissimo Stato quale la “Città del Vaticano” (SCV); uno Stato appositamente creato e riconosciuto  col Trattato.

Ma ritorniamo al caso De Gasperi, dicendo subito  che Pio XI, uomo diprofonda sensibilità,  sentiva profondamente lo spirito di paternità universale legato al suo ruolo. Per questo avvertiva essere  suo dovere, per quanto possibile,  la tutela della dignità di ogni persona.

Di contro il cav. Mussolini  nel suo smodato sogno di egemonia, in quel periodo ricorreva a qualsiasi mezzo, compreso quello della fame,…. Cioè di affamare… per piegare al suo volere ogni avversario politico.—-

Ed ecco chiariamo lo scontro dei messaggi, … il “popolare”….fedele seguace di don Sturzo… Alcide  De Gasperi, fisicamente fragile ed indifeso; il quale, (dopo l’assassinio di Matteotti, dopo la sterile protesta

dell’Aventino e la conseguente dichiarata decadenza da parlamentare), aveva dovuto subire  due anni di carcere a Regina Coeli. E quindi “graziato” dal Re, per potere vivere, aveva trovato in Vaticano un modesto lavoro….nella Biblioteca vaticana….lavorando per sistemare per tenere in ordine tanti libri…. Un modesto lavoro, con relativo modesto stipendio mensile.

In questa situazione, siamo nel 1931, ecco lo scambio dei messaggi segreti tra Mussolini che chiede al Papa un particolare “atto di cortesia”….uno strano….vorrei ire stranissimo …. atto di cortesia……di cui parleremo lunedì prossimo per capire i tempi di allora…..per capire le persone di allora…..per capire la diversa personalità del Papa e di Mussolini….per capire la politica di allora….tutto questo sarà oggetto della nostra conversazione di lunedì prossimo.

E con questo pensiero, che è anche un augurio di attenzione, perché il momento che viviamo richiede a tutti un supplemento di sforzo per affinare le nostre capacità di discernimento e di critica, …con questo augurio un caro saluto a tutti, da parte mia don Diego Acquisto e da parte di Alberto D’Anna per la parte tecnica…auguri anche di buona settimana con i programmi di questa emittente Radio RF 101.

Leave A Reply

Your email address will not be published.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More