Bando ad ogni squallida ed ignobile volgarità e grande rispetto per le istituzioni democratiche

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Ma …bisogna tornare serenamente a ragionare….scartando un giornalismo fondato sulle supposte intenzioni….. Adesso il fatto concreto e quindi l’interrogativo a cui rispondere – (salvaguadando tutti i poteri, la buona fede e la buona e sincera volontà di Mattarella, unicamente desideroso di risparmiare possibili danni all’Italia ed agli italiani)…..ADESSO l’interrogativo ed il problema concreto è questo : “Si può sciogliere il Parlamento se c’è una maggioranza pronta a governare” ?…….il Rosatellum non prevedeva unicamente alleanze……?


L’ Italia sta vivendo in queste ore in un travaglio democratico senza precedenti.
E nell’attuale virulento marasma di idee e di comportamenti che è in corso in Italia, ci sembra saggio, l’atteggiamento positivo della Chiesa che nelle ultime ore, tramite il segretario della CEI,mons. Nunzio Galantino, ha sollecitato ad “un sussulto di dignità da parte di tutti, di attenzione e di voglia di incontro in nome del bene comune”.
Con un richiamo esplicito alle parole augurali che il Presidente Card. Bassetti, aveva formulato al governo giallo-verde che sembrava proprio ad un passo dal decollo. Un garbato e forte richiamo a tutti ad essere rispettosi delle istituzioni; ai cattolici ad essere coscienza critica sui grandi temi della dignità della persona e della famiglia, senza alcuna forma di “collateralismo e sulla scia dell’umanesimo fiorentino”. Parole precise quest’ultime usate in precedenza al Presidente CEI Bassetti.
Sappiamo quello che è successo col mancato decollo, proprio all’ultimo passaggio, del Governo Lega- 5Stelle, dopo tutta la fatica di molti incontri per concordare un programma di Governo, cosiddetto del cambiamento; e come il Presidente della Repubblica, nella qualità di supremo garante della Costituzione, abbia ritenuto essere suo dovere intervenire, dando una dettagliata spiegazione delle motivazioni che lo hanno “costretto” alla sofferta decisione di non firmare la nomina di Paolo Savona, come Ministro dell’economia. Con le conseguenza di mandare a monte tutto e conseguentemente la sua iniziativa per un governo transitorio di garanzia per ridare al più presto la parola al popolo, con nuove elezioni.

E adesso è in campo il prof. Carlo Cottarelli, chiamato al delicatissimo compito di guidare un governo neutrale, di garanzia o istituzionale, in vista, a breve, di nuove elezioni .
E mentre infuriano ancora in queste ore polemiche, recriminazioni, accuse da parte di alcuni al Presidente della Repubblica di aver violato la Costituzione, contemporaneamente viene difeso da altri, che anzi tengono a sottolineare come egli piuttosto abbia compiuto con fermezza il suo dovere. … Ma ecco l’ammonimento di mons. Galantino che dice “Ognuno cerca di motivare le proprie ragioni, ma alla fine si rischia che a pagare il prezzo più alto sia quel popolo in nome del quale tanti parlano”.
Non solo ! continua col ricordare che “i momenti di tensione non si superano intensificando la stessa, ma individuando percorsi che non possono essere al di fuori della Carta costituzionale”.
Come dire che, anche nel caso in cui il Presidente Mattarella avesse sbagliato, la via da seguire, senza bisogno di alzare i toni e nel rispetto della persona e del suo altissimo e delicatissimo ruolo, la via da seguire è solo quella prevista dalla Costituzione.
Incivili e spregevoli quindi gli incitamenti all’odio, al rancore, ai comportamenti offensivi e volgari verso chi la pensa diversamente, magari spesso distorcendo i fatti per coprire le proprie magagne, la propria sete di potere, arrivando per questo addirittura – cosa davvero squallida e vergognosa – ad auguri e minacce di morte, nemmeno troppo velati.
E’ doveroso da parte di tutti difendere la vita democratica con maggiore senso di responsabilità specie nei momenti in cui da parte di alcuni sembra oscurarsi la luce della ragione.
Favorire il dialogo ed il confronto nel rispetto reciproco delle persone e delle norme in vigore; delle quali ultime comunque si farà bene magari a provocare dei chiarimenti autentici, una volta per tutte, da parte degli organi competenti e togliere la possibilità che si possa dire che a decidere è il re di turno.
E ciò nel rafforzamento e nel rispetto del principio cardine della democrazia fondata sulla sovranità del popolo, che però – a garanzia della libertà di tutti – deve esercitarla nel rigoroso rispetto di norme chiare e senza equivoci.

Intanto il problema non trascurabile sul tappeto : : “Si può sciogliere il Parlamento se c’è una maggioranza pronta a governare” ?…….il Rosatellum non prevedeva unicamente alleanze……?”.
Qualcuno dice che “pare di sì”..l.. per la via scelta dal Presidente Mattarella……..Ma…. francamanete bisogna riconoscere che dubbi seri ne sorgono….e non di poco conto !
Diego Acquisto

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