L’Accademia Studi Mediterranei commemora i GIUSTI dell’UMANITA’

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Con la presenza dell’arcivescovo emerito Mons. FERRARO, Agrigento ha celebrato la “Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità”
Su iniziativa dell’Accademia di Studi Mediterranei e con la spinta dell’infaticabile Prof.ssa Assunta Gallo Afflitto, presenti anche le massime autorità della Città e della provincia, dal prefetto dott. Dario Caputo all’Assessore Regionale all’Istruzione e formazione professionale prof. Roberto Lagalla, si è celebrata ad Agrigento, oggi 6 marzo, nella Sala del Museo Archeologico, la “Giornata dei Giusti dell’Umanità”.
Una giornata voluta dal Parlamento europeo nel 2012 e da quello italiano recentemente accolta con la legge n.212 del 20 dicembre 2017, per ricordare con gratitudine tutti quei Giusti di qualsiasi nazionalità, etnia e cultura, che per dirla con le stesse parole della nostra legge “in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani”.
Una giornata fissata ogni anno il 6 marzo, anniversario della morte avvenuta Tel Aviv nel 2007 di Moshe Bejski, che era nato a Dzialoszyce, borgo vicino a Cracovia nel 1921 da genitori ebrei ; un ebreo sopravvissuto a terribili peregrinazioni per sfuggire ai nazisti e poi scampato all’olocausto, riuscendo dopo la guerra, a riparare in Israele. Da dove ha esteso il concetto di Giusto elaborato negli anni ’60 a tutti i genocidi praticati in qualsiasi latitudine della terra ed a tutti i totalitarismi di qualsiasi colore politico.
Una solennità civile quella del 6 marzo in Italia, che comunque non prevede nessuna sospensione del lavoro in tutti gli uffici pubblici e tanto meno nelle scuole, suggerendo comunque la legge di realizzare iniziative di formazione, conoscenza, riflessione, approfondimento culturale, per ricordare i Giusti, di qualunque nazionalità.
Così, ad Agrigento, in una sala affollata soprattutto da rappresentanze di studenti delle scuole di ogni ordine e grado della città, ma non solo, dopo il saluto e l’introduzione del Prof. Vincenzo Fazio, Presidente del Comitato scientifico dell’Accademia Studi mediterranei, diversi sono stati gli interventi delle varie autorità presenti.
Interventi tutti finalizzati a sottolineare l’alto valore formativo ed educativo della commemorazione di quelle persone che durante la loro esistenza, sacrificando non pochi anche la vita, hanno lottato per la giustizia, la verità e la tutela dei diritti e della dignità della persona umana, di qualsiasi razza, colore di pelle e condizione sociale.
A cui poi è seguita la presentazione di diversi, interessanti lavori di gruppi di alunni dei vari istituti scolastici; come per esempio l’interessante documentario sulla personalità e sull’opera di un politico “raffinato e colto” come Pier Santi Mattarella, che da presidente della Regione-Sicilia, fu barbaramente assassinato dalla mafia il 6 gennaio 1980. Oppure il documentario degli studenti favaresi sulla nobile figura del loro concittadino Calogero Marrone, che da responsabile dell’Ufficio di Stato Civile del Comune di Varese, falsificò tante carte d’identità per salvare tanti ebrei, prima di essere scoperto e quindi concludere la sua vita in un campo di concentramento nazista.
Tra gli interventi delle varie personalità presenti, particolarmente incisivo quello dell’arcivescovo emerito di Agrigento, Mons. Carmelo Ferraro, che ha lodato l’iniziativa finalizzata a far innamorare i giovani e renderli protagonisti degli ideali più belli di giustizia ed umanità per la tutela della dignità della persona, contro ogni forma di discriminazione.
E riferendosi al profeta Isaia, Mons. Ferraro ha esortato i tantissimi giovani presenti ad affinare le capacità di discernimento e rafforzare la volontà per scegliere il bene e rifiutare decisamente il male.
Una fede autentica – ha in pratica detto Mons. Ferraro – non è mai né comoda, né individualista, ma comporta sempre un profondo ed ardente desiderio di cambiare il mondo. Con quei veri valori, che davvero possono assicurare la costruzione di un mondo migliore, attraverso una vera azione trasformatrice che i giovani sentono di potere profeticamente avviare.
Diego Acquisto

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