Sulla tomba di Leonardo Sciascia, Sgarbi chiede un prete per la preghiera, ma….

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A margine della visita di Sgarbi a Racalmuto ed a proposito della preghiera !  Nel quadro della sua visita  in Sicilia, e soprattutto per rendere omaggio a Leonardo Sciascia e per visitare i luoghi cardine della “Strada degli scrittori“, era ufficialmente previsto nel programma che alle 12.30 di ieri, domenica  7 gennaio, il neo-assessore regionale  ai Beni culturali Vittorio Sgarbi, accompagnato dal sindaco di Racalmuto  Messana e dal vice presidente dell’Ars Di Mauro, durante  una breve cerimonia, alla presenza delle autorità civili e  religiose, avesse deposto una corona di fiori sulla tomba del grande  scrittore socio-politico Leonardo Sciascia.

Tutto si è svolto come previsto, tranne per quanto riguarda la presenza delle autorità religiose. Nessun prete presente. E la cronaca ha registrato il fatto, anche con il video diffuso, in cui chiaramente  si ascolta che Sgarbi chiede della presenza di almeno un prete per recitare  una preghiera.

Un particolare questo che sicuramente colpisce, così come le spiegazioni imbarazzate che  qualcuno cerca di dare, finché uno dei laici presenti non dice che si può pregare anche senza un prete ed inizia la recita del Padre  nostro.

E cogliendo un po’ tutti alla sprovvista, viene biascicata  e conclusa alla meglio da alcuni dei presenti questa preghiera.

A chi ha scritto sul web che “i laici possono pregare anche senza un prete……anzi, talvolta può essere opportuno e necessario”, non è mancata subito qualche reazione per fare  notare  le modalità per nulla esemplari, come la preghiera è stata recitata.

E che l’osservazione sia proprio azzeccata e pertinente, basta solo sentire ed osservare per cogliere in quale clima tutto è avvenuto, anche in considerazione del livello culturale  delle persone presenti.

Il minimo che si possa dire è invocare l’urgenza di una nuova evangelizzazione per superare quella che Sciascia definiva religiosità priva di fede. Ed in Sicilia,il grande racalmutese  diceva: “Abbonda la religiosità, ma scarseggia paurosamente la fede”.

Non vogliamo comunque concludere che quella preghiera sia stata una parodia delle fede, ma che anzi ci sembra  positivo che  un certo richiamo al soprannaturale di fronte alla morte ci sia comunque stato .

Tuttavia  il richiamo del grande scrittore, che da quello che ci risulta, soprattutto negli ultimi tempi, preferiva il Vangelo ed il Crocifisso, può davvero essere salutare per tutti.

Ricordiamo che il Vescovo Mons. Carmelo Ferraro  che celebrò il funerale nella Chiesa del Monte, tanto cara a Sciascia, all’omelia ricordò il grande Leonardo come lo scrittore che aveva sempre cercato la Verità.

Inoltre non bisogna dimenticare che il grande scrittore,  davanti all’arciprete Alfonso Puma di venerata memoria, durante una sua visita in vescovado, si diceva amareggiato perché i suoi scritti non avevano raggiunto lo scopo letterario prefissato, cioè  la lotta contro il malcostume e la mafia.

08-01-2018

Diego Acquisto

Dibattito interessante su FACEBOOK

Giuseppe Piscopo Ho visto il video postato dall’ufficio stampa di Sgarbi. È vero…mancava un prete. Ma il modo con cui è stato recitato il padre nostro poteva essere fatto diversamente. Il bello che Sgarbi invoca la preghiera, quasi quasi punzecchia gli organizzatori per la mancanza di un prete davanti la tomba e poi che fa? Non recita la preghiera non apre bocca, poiché sconosce le parole. Almeno è questo che emerge… poi alla fine fa pure l’analisi del testo. E non ditemi che si può pregare in silenZio ed in raccogliemento. Come si poteva benissimo fare in mancanza di nun prete. Senza tutta questa messa in scena. Per fortuna c’era una donna che ha dato il la… Sciascia e la moglie non hanno bisogno dei teatrini

Santo Montemurro ciao Giuseppe…ma non possiamo vedere nel cuore….buon anno!

Diego Acquisto Per l’esattezza mi pare chela recita del Padre nostro…..venga iniziata da un uomo….alla fine è una donna che inizia la preghiera dell’Eterno riposo….durante tutto pare che Sgarbi non muova proprio le labbra, ma sembra seguire….ed alla fine interviene sul problema della nuova traduzione del “non ci indurre in tentazione”……….mi pare esprimendosi in favore della nuova traduzione…su cui si fa un brevissimo dibattito e scambio di opinioni…….

Diego Acquisto Con  franchezza, stima e cordialità vorrei dire ……D’accordissimo che Sciascia non amava teatrini…….nel caso specifico in questione ci possono essere interpretazioni diverse…..ma resta sempre valido il principio che a giudicare mente e cuori può essere solo Qualcuno che sta in alto ….sui teatrini in generale Sciascia li condannava tutti…proprio tutti….anche quelli della mafia dell’antimafia….ed in quell’occasione – mi pare – chiaramente si riferiva ad una certa parte politica facile, troppo facile a scendere in piazza e – allora- mobilitare le masse…….diceva il grande Leonardo che bisognava smascherare la mafia dell’antimafia….ancora più pericolosa della stessa mafia…..Io ho voluto riferire l’episodio in maniera scarna, per dire solo che oggi c’è bisogno di una nuova evangelizzazione….emerge chiaramente dal comportamento di laici, di tutti i colori, così culturalmente qualificati, ma …….religiosamente – pare- impreparati….imbarazzati….forse anche stizziti per la mancanza di un prete…..della cui assenza non so proprio il motivo !….ma forse provvidenziale per fare emergere i limiti della corrente religiosità……

 

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