L’Arcivescovo convoca l’ “Assemblea generale dei Chierici agrigentini”
Momento assai importante fra qualche giorno, per la Chiesa Agrigentina, l’Assemblea generale che vedrà riuniti ad Agrigento, nell’Aula Magna della Curia di piazza don Minzoni, tutti i diaconi ed i presbiteri di questa nostra arcidiocesi.
Porta la data dello scorso 26 agosto, la comunicazione ufficiale del Vicario Generale, don Giuseppe Cumbo.
Un’assemblea convocata per il pomeriggio di venerdì prossimo 6 settembre, dalle 16,30 alle 19,00… quando poi, è previsto il trasferimento di tutti nella Cattedrale, “per iniziare alle 19,30 la Concelebrazione Eucaristica”.
Da tempo, nella nostra arcidiocesi, non si riuniva un’assemblea dei chierici.
Ricordiamo che la Chiesa-popolo di Dio, come ha tenuto a ribadire più volte nei suoi documenti ufficiali il Concilio Vaticano II (1962-1965) è formata anzitutto, dai battezzati, che in forza del battessimo, uniti a Cristo, nella concretezza del vissuto della loro vita cristiana, sono chiamati ad essere, “popolo sacerdotale, profetico e regale”.
E quindi poi anche dai Chierici, che, oltre al Battesimo hanno ricevuto il sacramento dell’Ordine, cioè diaconi e presbiteri.
Laici battezzati, religiosi … e chierici, segnati quest’ultimi dal sacramento dell’Ordine, formano tutti assieme la Chiesa-Popolo di Dio, in cammino.
I religiosi (di genere mascile o femminile) sono quei battezzati che fanno parte di una famiglia religiosa, con i voti di povertà, castità ed obbedienza,…… e vivono in forme di vita comunitaria, variamente orgnanizzata.
I chierici sono segnati dal sacramento dell’Ordine, secondo una gradualità gerarchica, e comunque tutti a servizio dei laici e di tutto il popolo di Dio. Si tratta dei diaconi, dei presbiteri, e dei Vescovi.
L’episcopato è la pienezza del sacerdozio ed i Vescovi, uno in ogni diocesi, collegialmente, sono successori degli Apostoli, scelti da Gesù, che indicò Pietro come punto di riferimento per tutti, assicurandogli la sua particolare assistenza e quella dello Spirito, perché la sua fede, non solo non deve venire mai meno, ma anzi deve confermare i fratelli.
Pietro, primo vescovo di Roma, muore martire a Roma nella prima persecuzione di Nerone, all’inizio degli anni 60, … appena trenta anni dopo la passione, morte e risurrezione di Cristo a Gerusalemme.
La Chiesa Agrigentina vanta una tradizione antichissima. In questo senso viene scrupolosamente conservato un antico quadro, che raffigura l’apostolo Pietro che invia ad evangelizzare la terra agrigentina il vescovo Libertino; una notizia certamente non storica, impossibile da provare storicamente, ma che comunque ci vuole far capire, come le radici del cristianesimo in terra agrigentina, siano antichissime, con il suo primo vescovo S. Libertino.
Adesso il Vescovo, successore di S. Libertino, è S.E. Mons. Alessandro Damiano; o meglio arcivescovo, da quando nell’Anno santo del 2000, la diocesi agrigentina, nel quadro della riorganizzazione delle diocesi siciliane, voluta dal Pontefice del tempo Giovanni Paolo II , ha visto riconosciuta la sua antichissima origine storica, e quindi elevata ad arcidiocesi ed a sede metropolitana, con diocesi suffraganee, Caltanissetta e Piazza Armerina.
Comunque messo da parte tutto questo,… (che però merita di essere conosciuto, anche per la responsabilità ed i doveri che ne derivano sul piano concreto giuridico-istituzionale), diciamo che la prossima Assemblea diocesana del Clero (diaconi e presbiteri), convocata per il prossimo 6 settembre, riveste un’importanza particolare, per le decisioni che potranno comunitariamente essere prese, e comunque per la linea pastorale da seguire.
Non c’è nessun punto all’ordine del giorno….
Un’assemblea quindi aperta,… e qualsiasi argomento potrà essere toccato.
Diego Acquisto
02-09-2024