2 giugno per tutti è ….una data civile particolare….

0

Davvero molto  particolare ….. anzi importantissima dal punto di vista civile, perchè riguarda la nascita della REPUBBLICA  ITALIANA….

E noi, vogliamo ricordarla, nei suoi dati essenziali, che siamo andati appositamente a controllare …. perché   davvero importante e fondamentale questa data del 2 giugno…. ….Infatti, in questa data… 2 giugno 1946…è nata la Repubblica Italiana

Repubblica nata, in seguito ai risultati del referendum istituzionale che era stato indetto per determinare la forma di Governo a seguito della fine della seconda guerra mondiale….molto più disastrosa delle prima….

E…per la prima volta in Italia,   il 2 giugno 1946, alle votazioni  poterono partecipare anche le donne a questa consultazione politica nazionale: risultando votanti circa 13 milioni di donne e 12 milioni di uomini,.

Donne quindi in netta maggioranza sugli uomini…..e tutti, comunque uomini e donne pari complessivamente ad una percentuale di votanti alta…una percentuale pari all’89,08% degli allora 28. 005. 449 aventi diritto al voto.

Bisognava scegliere tra Monarchia e Repubblica…e contestualmente eleggere i 556 membri dell’Assemblea Costituente.

Tra i Padri costituenti figurano i leader dei vari Partiti antifascisti : Alcide De Gapseri /Democrazia Cristiana)—Palmiro Togliatti (Partito Comunista Italiano)—Giuseppe Saragat (Partito socialista Italiano), Bernardo Mattarella esponente della DC…padre dell’attuale Presidente  della Repubblica….il nostro beneamato Sergio Mattarella…tra l’altro anche fratello di Piersanti…presidente della nostra Regione…. trucidato dalla mafia a Palermo.

Ma ritorniamo al Referendum istituzionale del 2 giugno 1946 ….I risultati furono proclamati dalla Corte di Cassazione il 10 giugno 1946: 12 717 923 cittadini favorevoli alla Repubblica  e 10 719 284 cittadini favorevoli alla Monarchia.

Il giorno successivo, cioè il  lunedì 3  giugno 1946, –  (quindi di 98 anni fa) –  tutta la stampa dava ampio risalto alla notizia delle vittoria della Repubblica sulla Monarchia…..

La notte fra il 12 e 13 giugno, nel corso della riunione del Consiglio dei ministri, il presidente Alcide De Gasperi prese atto del risultato ed assunse le funzioni di capo provvisorio dello Stato.

L’ex re Umberto II lasciò volontariamente il paese il 13 giugno 1946, diretto a Cascais, nel sud del Portogallo, senza nemmeno attendere la definizione dei risultati e la pronuncia sui ricorsi presentati dal partito monarchico, ….ricorsi che comunque saranno respinti dalla Corte di Cassazione il 18 giugno 1946; quando lo stesso giorno la Corte integrò i dati delle sezioni mancanti, dando ai risultati il crisma della definitività.

Il 2 giugno 1946, insieme con la scelta sulla forma istituzionale dello Stato, i cittadini italiani elessero anche i 556 componenti dell’Assemblea Costituente che doveva redigere la nuova carta costituzionale. Tra questi c’è il favarese Gaspare Ambrosini   (Favara24 ottobre 1886 – Roma17 agosto 1985)  un politicomagistrato ed esperto costituzionalista italiano.—AMBROSINI, esponente della Democrazia Cristiana, viene considerato uno dei padri della Costituzione Italiana per averla plasmata sui principi di libertà e democrazia e per avere introdotto lo schema “regioni-province-comuni”.  Poi ancora è stato artefice indiscusso dello Statuto Autonomistico Siciliano per la sua elaborazione teorica della autonomia regionale siciliana.  E’ morto  quasi centenario il 17 agosto 1985 a Roma.[

Alla sua prima seduta, il 28 giugno 1946, l’Assemblea Costituente elesse a capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, con 396 voti su 501, al primo scrutinio.

Con l’entrata in vigore della nuova Costituzione della Repubblica Italiana, il 1º gennaio 1948, De Nicola assunse per primo le funzioni di presidente della Repubblica.

Si trattò di un passaggio di grande importanza per la storia dell’Italia contemporanea dopo il ventennio fascista, il coinvolgimento nella seconda guerra mondiale e un periodo della storia nazionale assai ricco di eventi. Nello stesso anno, nel mese di maggio, fu poi eletto presidente della Repubblica Luigi Einaudi, primo a completare regolarmente il previsto mandato di sette anni….sette anni così come l’attuale Presidente della Repubblica, uomo di grande valore, saggezza ed equilibrio che  quasi all’unanimità…dopo aver finito il primo settennio, sta servendo la Repubblica, con un secondo settennio…date tutte le difficoltà, insuperabili, che come tutti sappiamo, ci sono state …..

E dopo queste notizie che abbiamo ritenuto di riferire per i nostri radio-ascoltatori…..ecco leggiamo dalla stampa che in questi giorni leggiamo  è stato pubblicato un libro di  Mario Toso-—un libro dal titolo  Chiesa e democrazia , un libro che  fa luce su qualche aspetto,  spesso ignorato.

L’autore, è uno dei massimi esperti di dottrina sociale della Chiesa e si propone di offrire un contributo di qualità alla 50ª  Settimana sociale dei cattolici in Italia —  settimana di studio che si terrà a Trieste dal 3 al 7 luglio, sul tema -titolo “Al cuore della democrazia”.

L’attuale crisi della democrazia è legata alla crisi della libertà: le élite tecno-finanziarie ed economiche sono governate dalla logica esclusiva del profitto. I risvolti sociali sono volutamente trascurati. Squilibri occupazionali e distributivi sono frutto di disuguaglianze crescenti. Inoltre la fraternità è negata dalla … ed ecco anche il concetto della “terza guerra mondiale a pezzi” …. fraternità è negata  anche  dalle chiusure  ai flussi migratori.

Eppure c’è uno stretto rapporto tra democrazia e libertà: la prima non può esistere senza la seconda e può svilupparsi solo se nasce …o come leggo…. se si sprigiona ,,,,,, si sprigiona  da una libertà responsabile e solidale.

Toso ripercorre nella prima parte alcuni passaggi salienti della dottrina sociale della Chiesa sul tema della democrazia.

Già Pio XII nel Radiomessaggio natalizio del 1944 evidenziava che essa era un postulato naturale imposto dalla ragione. E quello allora è  stato il battesimo della democrazia per la Chiesa: in precedenza l’ideale democratico  (diciamolo …chiaramente )… l’ideale democratico  era stato guardato con sospetto.  L’argomento è  stao ripreso da Giovanni XXIII nell’enciclica Pacem in Terris, a partire dalla necessità di avere istituzioni di pace, che sanno connettere la libertà con la verità, l’amore e la giustizia.

Ne deriva che la democrazia “è un’attitudine dello spirito”.     Detto altrimenti, trova la sua più profonda radice e il suo alimento morale nell’animo dei cittadini. Richiede un profondo rispetto della persona altrui. Domanda che vi sia apertura agli altri, spirito di collaborazione, intraprendenza, responsabilità da parte di tutti, sensibilità nei confronti del bene comune, ispirazione cristiana».

Nella   “Pacem in Terris”  il fondamento dei diritti e dei doveri è la centralità della persona: purtroppo diverse democrazie poggiano su ordinamenti che sembrano incoerenti. Le ragioni della politica non sempre sanno prendersi cura dei poveri e degli ultimi. E la democrazia trova il suo elemento formale o strutturale nei principi di costituzionalità, rappresentatività e nella divisione dei poteri.

Diego Acquisto

01-6-2024

Leave A Reply

Your email address will not be published.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More