Segni di speranza ….    anche a Bagamoyo

“Segni di speranza”, … è il titolo dell’elegante volumetto, di una settantina di pagine,  scritte in uno stile semplice ma davvero elevato e piacevolmente elegante ,  uscito dalla pregevole penna di  Suor Nella Azzara, dell’Istituto Religioso “Discepole del Redentore”, nella Comunità Cristiani nel Mondo,   già per un periodo, anche  prima responsabile dello stesso Istituto, oltre che fondatrice di questa Missione unitamente con Suor Grazia Rizzuto, per fare sintesi  dei 25 anni di presenza in Tanzania, dal 1998 al 2023.

25 anni in Tanzania, delle “Discepole del Redentore”, che si compiono proprio in questi giorni, durante i quali, ad Ipogolo, diocesi di Iringa, con l’aiuto costante di Dio e l’assistenza del Suo Spirito, questi segni di speranza  sono stati sparsi, con perseveranza e sacrifici,  ed hanno prodotto, per dirla con Suor Nella,  “frutti di grazia, di benedizione e di crescita umana, spirituale e sociale”, in questo lembo di terra africana dove la Comunità è stata accolta “con gioiosa fiducia” .

Segni di speranza…….    anche a Bagamoyo, come abbiamo voluto mettere noi nel titolo di queste nostro intervento, per qualche  breve considerazione su questo volumetto,  che  si conclude proprio nell’ultima pagina, facendo riferimento a Bagamoyo, il luogo dove i negrieri radunavano gli schiavi, oggetto di ogni genere di “violenze, torture, disprezzo della dignità della persona umana”. Adesso in questo luogo, drammaticamente simbolico,  la Croce di Cristo, piantata da generosi araldi del Vangelo, “ha affrancato gli schiavi, portando luce e speranza, insegnando ad amare”.

La collocazione perciò alla fine del volumetto di Bagamoyo,  senza dubbio è finalizzata a  mettere   opportunamente in risalto, che  il messaggio cristiano è sempre prioritariamente finalizzato  alla dignità della persona umana. E non può essere diversamente se, proprio per questo, – come professiamo   nel Credo, – il Figlio di Dio, Gesù, seconda persona della SS. Trinità, per questo ha voluto prendere carne umana, nascendo  dal seno di un’umilissima fanciulla di Nazareth, di nome Maria,  che concepisce per opera dello Spirito Santo.

Un volumetto, questo di Suor Nella, dove oltre  al “saluto” bene-augurante dell’attuale Pastore della Chiesa Agrigentina, S.E. Mons. Alessandro Damiano, c’è ancora dell’altro,  che davvero stimola alla lettura, perché   ricco di brevi osservazioni sul cammino compiuto in questo quarto di secolo. Inoltre è corredato da pregevoli fotografie, interessanti anche dal punto di vista storico, perché ci fanno pensare alla gratitudine che bisogna  avere a persone ancora viventi, che abbiamo ben conosciuto, come l’arcivescovo S.E. Mons. Carmelo Ferraro, Madre Marianna Ferri (attuale prima responsabile delle “Discepole del Redentore”), Suor Grazia Rizzuto,  suor Gisella Lupo,  o il cardiologo, prof. Giovanni Ruvolo unitamente alla sua consorte Margherita La Rocca, o a quanti hanno raggiunto la patria che tutti ci attende, come  l’indimenticabile arcivescovo S.E. Mons. Luigi Bommarito,  e poi Mons. Calogero Lupo,  Mons. Giuseppe Di Marco,   Madre Margherita Riolo, Suor Vera Lo Presti, suor Zina Formica, ecc. ecc.  perché  poi davvero tanti sono i volti delle nuove ragazze che hanno compiuto o stanno compiendo il cammino di formazione previsto per emettere i voti ed essere aggregate all’ Istituto delle Discepole del Redentore.

Insomma consigliamo davvero di leggere e diffondere  questo volumetto, scritto in uno stile semplice ma davvero elegante e raffinato, in perfetta sintonia con la  sensibilità umana, culturale e spirituale dell’autrice, che  si propone unicamente di rendere lode al Signore, per i 25 anni di presenza missionaria in Tanzania;   anni  marcati da tanti segni di speranza, che fanno prevedere, con l’aiuto sempre dall’ Alto, ulteriori positivi sviluppi per  il Regno di Dio in questa terra d’Africa.    Con  tutto quello che poi questo  significa in termini di promozione umana e sociale, come sta avvenendo nella zona di   Ihimbo che si trova nella parte più interna della diocesi di Iringa, dove soprattutto con l’impegno da alcuni anni a questa parte dell’Assistente Spirituale  don Saverio Pititteri, nel 2017 è stato avviato un progetto, già per alcuni aspetti, in avanzata fase di attuazione, per altri già in atto funzionanti, per la Chiesa, la Scuola Materna, e per la  Casa delle Suore per l’Aspirantato.

Si legge infatti  che per quest’ultima realizzazione , grazie al contributo di benefattori,   “l’apertura ufficiale è avvenuta nel gennaio scorso, con l’accoglienza di 20 bambini seguiti da un’Insegnante e dalle Suore nelle belle aule decorate dal gruppo “Agisci Palermo” e negli spazi esterni opportunamente  arredati ed attrezzati”.

Non solo !  “Al mattino viene offerta  l’UGI, l a bevanda caratteristica e nel pomeriggio prima di andare via,  un piatto caldo”.

 

Diego Acquisto

27-7-2023

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