Calogero Marrone, il “Perlasca di Favara” — Favara ricorda un suo figlio illustre.

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La commemorazione nell’ 80.mo anniversario del suo estremo sacrificio.  Malgrado la situazione non proprio  felice in cui versa la città per i tanti problemi sul tappeto,…. situazione che anche in queste ore  sta facendo non poco discutere, Favara non dimentica i suoi figli illustri.

Tra questi,  un posto sicuramente preminente merita Calogero Marrone, che, – come altre volte abbiamo sottolineato –  “sublimò il suo impegno lavorativo” all’ interno del Comune di Varese, quale capo dell’Ufficio Anagrafe, “rendendolo strumento di salvezza per centinaia di ebrei ed antifascisti”.

E davvero nel suo servizio, prestato con dedizione e coraggio, il favarese Calogero Marrone è stato “fulgido esempio di altruismo e di umanità”,   a rischio della sua vita, come poi è effettivamente successo.

Infatti, la storia ha registrato  il suo martirio, perché scoperto e deportato a Dachau, ha concluso proprio lì la sua nobile esistenza il 15 febbraio 1945.

La commemorazione di Calogero Marrone, domani a Favara, con l’appuntamento alla ore 10 in piazza della Pace,   nell’ 80° anniversario del suo estremo sacrificio, pertanto  si inserisce nella lodevole serie di iniziative, portate avanti nel tempo dalle varie Amministrazioni Comunali che si sono susseguite , con i sindaci Carmelo Vetro, Lorenzo Airò, Mimmo Russello, Rosario Manganella, Anna Alba, sino all’ attuale  sindaco Antonio Palumbo.

Iniziative indubbiamente  tutte encomiabili e  valide,  per sollecitare la città a recuperare le sue radici, la sua memoria storica, la sua vera identità, che non è sicuramente quella che superficialmente e purtroppo non infrequentemente i mass media vogliono accreditarle, quasi che Favara sia solo un paese di mafia, di furbesco malaffare  e di droga. Dove purtroppo queste tristissime realtà certo non mancano, ma è assolutamente ingeneroso e comunque assolutamente falso questo marchio negativo, alla luce del passato e del presente.

Perché  in atto, una situazione difficile come quella che la Città sta vivendo, dal punto di vista amministrativo, con tante speranze deluse,… chissà quali problemi si sarebbero verificati, così come  forse anche  altrove,  per lo stesso ordine pubblico.

E poi, non si può non dire che l’esempio di Calogero Marrone abbia giovato solo a Favara, perché sicuramente ha dato un contributo significativo alla buona fama ed alla promozione della nostra terra agrigentina, della nostra Sicilia e non solo.

Cittadini favaresi come Calogero Marrone (nella foto…del manifesto),   Gaspare Ambrosini,  il barone Antonio Mendola, per citarne solo alcuni di cui, per motivi diversi, si è non poco  interessata la cronaca in questi ultimi anni, non devono essere dimenticati.

Calogero Marrone, “eroe civile, fiaccola luminosa, martire della libertà”, nato a Favara nel 1889 e morto a Dachau nel 1943, il “Perlasca favarese, dovrebbe stimolare tutti verso una cultura capace di usare la stessa sua intelligenza, la stessa sua furbizia, lo stesso suo coraggio, per creare migliori condizioni di vita, che tutelino la dignità della persona, in una cornice di migliore funzionamento dei servizi pubblici, a cominciare dal servizio idrico, e quindi un  maggiore rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini, in un diverso e migliore contesto di più concreta equità sociale.

Ricordiamo che il famoso Giorgio Perlasca, giusto tra le Nazioni,  nato a Como il 31 gennaio 1910, morto a Padova  il 15 agosto 1992, è stato un commerciante italiano che, dopo avere aderito al fascismo, poi se ne allontanò decisamente, ed attraverso una serie di intelligenti e  furbesche  trovate pseudo-legali,… tra l’altro fingendosi anche console generale spagnolo, … nell’inverno del 1944, e quindi ancora nel corso della seconda guerra mondiale,  salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi, strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah.

Diego Acquisto

14-2-2025

 

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Il figlio del senatur nella sua Favara31/03/2011In “Cultura e spettacolo”

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Informazioni

Descrizione

Giorgio Perlasca è stato un commerciante italiano che nell’inverno del 1944, nel corso della seconda guerra mondiale, fingendosi console generale spagnolo, salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi, strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah. Wikipedia

Nascita: 31 gennaio 1910, Como

Morte: 15 agosto 1992, Padova

Figli: Franco Perlasca

Libri: L’impostore“Impostore”: un italiano salvatore di uomini e i suoi compagni ai tempi dell’Olocausto

Film: Perlasca – Un eroe italianoPerlasca

Premi: Giusti tra le nazioni (1989), Ordine al merito della Repubblica italiana (1991)

 

 

 

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