Due anni di Governo Meloni
Sicurezza, riforme, migranti: le misure-chiave nei due anni di governo Meloni….ecco in sintesi il lavoro svolto nei 24 mesi di attività dell’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni…..
Giorgia come Lei stessa preferisce e comunque, spontaneamente continua ad essere, in genere, chiamata dalla gente….
E Giorgia Meloni per celebrare e ricordare, questi primi due anni del suo governo, ha preparato alcuni “ slides”…cioè alcune unità visuali per presentare e comunicare in modo chiaro e conciso con informazioni, concetti ed immagini il lavoro svolto….
C’è un po’ tutto nelle 59 slides che ha preparato e diffuso per “celebrare” i due anni dall’insediamento.
Ed ecco le misure-simbolo di questi 24 mesi ….misure-simbolo sostanzialmente riassumibili in cinque capitoli.
SICUREZZA—Neanche dieci giorni dopo il giuramento nelle mani del presidente Mattarella, il 31 ottobre 2022 arriva il cosiddetto “decreto-legge anti-rave”, recante misura urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti di detenuti o internati che non collaborano con la giustizia…..e poi divieto e contrasto di raduni illegali,,, raduni cioè che non osservano le norme di legge al riguardo….quindi niente più invasioni abusive di terreni da parte di giovani provenienti, non sola da varie parti d’’Italia, ma anche da tutta Europa…
Questo non era nel programma elettorale, ma il Governo è intervenuto tempestivamente dopo alcuni fatti di cronaca, allo scopo di disincentivare i raduni illegali, con un aumento della pena fino a 6 anni per chi organizza o promuove occupazioni finalizzate allo svolgimento di party…di raduni illegali, senza l’osservanza delle norme di legge da tempo fissate, e quindi non autorizzati.
E dopo questo decreto-legge antirave….altri fatti di cronaca, riguardanti in particolare violenze su minori nell’area attorno a Napoli, portano il governo Meloni ad emanare il decreto Caivano, nel settembre 2023.
Decreto poi divenuto legge, mirante a reprimere i fenomeni violenti riconducibili alle baby gang, con un inasprimento delle sanzioni nei casi di spaccio e l’arresto in flagranza.
Tra le pieghe del provvedimento, c’è anche un paragrafo che riguarda il contrasto all’abbandono scolastico: le famiglie ritenute responsabili per le assenze ingiustificate dei figli a scuola, …..familiari che rischiano e fino a due anni di reclusione e la revoca dell’assegno di inclusione.
Al contempo, l’esecutivo si è fatto carico della riqualificazione delle aree sportive intorno al “Parco Verde”….e sappiamo tutti come è stato bonificato un territorio che da sempre era stato in mano alla malavita locale……che la faceva da padrona…….
Sul piano ancora della GIUSTIZIA….ancora il 15 giugno 2023 passa il disegno di legge Nordio, che cancella il reato di abuso d’ufficio, …provocando non poche polemiche da parte delle opposizioni, mentre per il ministro della Giustizia «l’approvazione del ddl rappresenta una svolta nel rafforzamento delle garanzie per gli indagati e una mano tesa a tutti i pubblici amministratori, che non avranno più paura di firmare»…..Insomma botta e risposta, tra favorevoli e contrari, anche sull’articolo 2 del ddl che contiene una serie di modifiche al codice di procedura penale che mirano a rafforzare la tutela della libertà e della segretezza delle comunicazioni del difensore.
Alte riforme sono in cantiere e si dice giustamente che il vero test per la maggioranza sarà la separazione delle carriere,…..separazione delle carriere dei Magistrati…. che il centrodestra porta avanti come principio dai tempi di Berlusconi….per aiutare i nostri radioascoltatori a capire
…..Ci sono magistrati che lavorano anni per costruire castelli accusatori in qualità di PM e poi, d’un tratto, diventano giudici. Sì chiede la separazione delle carriere per garantire a tutti un giudice che sia veramente “terzo” ….e quindi trasparenza nei ruoli.
Se passa la riforma, il magistrato dovrà scegliere all’inizio della carriera la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere questo ruolo durante tutta la sua vita professionale. Basta – si dice – le “porte girevoli”, …. Devono essere diversi i magistrati che accusano ….diversi da quelli che giudicano….e nel corso della carriera, gli stessi magistrati non devono poter passare dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa. Si dice che è capitato che sia successo……incredibilmente…. nel corso dello stesso processo.
Non parliamo di altre possibili riforme in corso, come PREMIERATO, AUTONOMIA-DIFFERENZIATA E FISCO—-noi non ci pronunciamo—si dice che lo scopo della legge sull’autonomia-differenziata, è quello di dare una cornice unitaria per l’attuazione dell’art. 116 della Costituzione, che prevede il trasferimento di funzioni e relative risorse alle regioni a statuto ordinario che ne facciano richiesta, in 23 materie, tra cui Salute e Istruzione.
Ma qui entrano in gioco i Lep, cioè i Livelli essenziali di prestazione: che, a norma di Costituzione (art. 117) vengono fissati dalla Stato per i “diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”. Il Governo poi dovrebbe definirli entro 24 mesi.
Comunque la si pensi, su tutto poi incombe il referendum…..intanto contro l’autonomia differenziata, promosso da un apposito Comitato che ha già raccolto le firme necessarie per indirlo.
Per quanto concerne il fisco, in vigore dal primo maggio 2023 c’è il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro, in vigore dal primo maggio 2023. La riforma fiscale prevede altresì la riduzione da 4 a 3 aliquote Irpef e il varo di un nuovo concordato preventivo biennale. Viene anche creato un assegno di inclusione con criteri differenti di funzionamento che di fatto annulla il controverso reddito di cittadinanza.
Quanto alla “madre di tutte le riforme”, il premierato, nonostante una partenza a razzo ora si registra una fase di stallo. Ma almeno dal punto di vista formale nulla è cambiato per il governo: l’elezione diretta del presidente del Consiglio resta una priorità, ma bisogna trovare la quadra su una legge elettorale compatibile con il criterio di rappresentanza del voto degli elettori.
E noi ci fermiamo qui…..Abbiamo offerto qualche spunto di riflessione su quello che c’è in pentola…ed è bene che ogni cittadino o cittadina, partecipi consapevolmente si temi e problemi su cui si discute…e su quello su cui si potrà essere chiamati a decidere…siamo in democrazia….ed il principio fondamentale è che la sovranità appartiene al popolo, che deve esercitarla, questa sovranità, nei modi e nei tempi stabiliti….
Diego Acquisto
25-X-2024