Su Radio RF 101—Il grave problema delle migrazioni—Impegno di Cristiani e Musulmani

La VOCE——di don Diego Acquisto

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Un cordiale saluto a tutti i radioascoltatori da parte mia, don Diego Acquisto,  e per la parte tecnica da Lillo D’Anna

Siamo nella parte centrale di questo tempo Quaresimale….che deve essere un tempo di riflessione, di rinnovamento interiore, culturale e spirituale,… e perciò vogliamo parlare in questa nostra conversazione dell’Appello islamo-cristiano….un documento a firma congiunta che in questi giorni è stato firmato da tanti cattolici e tanti musulmani, dopo l’ultima terribile tragedia di Crotone…un documento che già dice tutto nel titolo, così formulato: “Affrontiamo insieme, (cattolici e musulmani),  la realtà delle migrazioni”. Un documento proposto, subito dopo quest’ultima grande tragedia dalla Fondazione internazionale Oasis, fondata dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo emerito di Milano; un documento che chiama cristiani e musulmani a una mobilitazione generale per l’accoglienza e la fratellanza…perché, subito si dice che  Cristiani e musulmani sono chiamati, assieme, malgrado la diversità di religione,  a dare il proprio contributo, impegnandosi contro le ingiustizie e l’oppressione che sono spesso alla base della decisione di partire; un documento che vuole far crescere la cultura del contrasto alle chiusure nazionalistiche ed egoistiche, comunque motivate,  chiusure che impediscono l’accoglienza e condannare, senza tentennamenti, anzitutto l’azione senza scrupoli di trafficanti di uomini e scafisti che si arricchiscono sulla pelle dei migranti. – Nell’Appello islamo-cristiano si legge perciò: “Affrontiamo insieme la realtà delle migrazioni”. Quest’ultimo, tragico, naufragio (dopo i tanti, anche più gravi degli anni precedenti) di una barca di migranti nel Mar Mediterraneo chiama tutti ad un’assunzione di responsabilità. Per la sua complessità, il fenomeno migratorio ha bisogno di soluzioni di varia natura,…soluzioni che tengano conto dei fattori politici, sociali, economici e ambientali dei Paesi che vi sono implicati. Ma esso. Questo fenomeno di una fuga di massa, da dove la gente preferirebbe vivere…. è innanzitutto un fatto umano….un fatto umano che interpella la coscienza di ognuno.—Cristiani e musulmani dovrebbero, devono  sentirsi particolarmente toccati da questa realtà…una realtà terrificante. E la maggior parte degli emigranti che cercano di raggiungere l’Europa sono persone di fede cristiana o musulmana; ed i territori nei quali transitano, hanno una significativa presenza cristiana o musulmana… e i luoghi da cui s’imbarcano sono perlopiù Paesi a maggioranza musulmana.

— Negli ultimi anni il dialogo tra cristiani e musulmani è stato comprensibilmente incentrato su temi come la convivenza pacifica, la cittadinanza paritaria e la prevenzione della violenza religiosa, con la pubblicazione di documenti condivisi, prese di posizione e organizzazione di conferenze. Riteniamo che l’emigrazione, con tutte le sofferenze che l’accompagnano, meriti un’attenzione simile. Sono già molte le iniziative messe in campo in questo ambito da singole persone o realtà istituzionali, ma un’azione comune, sicuramente concorrerebbe e sarebbe davvero utile, ad approfondire le ragioni dell’amicizia islamo-cristiana.— Ci viene subito però di precisare che, non è compito immediato… né delle Autorità religiose…né dei fedeli cristiani e musulmani suggerire soluzioni tecniche alle sfide che l’emigrazione comporta. Essi possono però intervenire sia a livello umanitario sia a livello culturale, o anche spirituale, contribuendo al dibattito su questo tema alla luce dei valori custoditi dalle loro tradizioni.

Come afferma il Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune, firmato da Papa Francesco e dal Grande Imam di al-Azhar Ahmad al-Tayyib il 4 febbraio del 2019, «la fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello…un fratello da sostenere e da amare».  Nell’enciclica Fratelli Tutti, inoltre, Papa Francesco ha evidenziato che l’emigrazione è sempre un’esperienza di sradicamento. Un’esperienza di terribile sofferenza… ed ha quindi riaffermato «il diritto a non emigrare, cioè rimanere nella propria terra è un diritto fondamentale……Allo stesso tempo, tuttavia, ha ricordato che molti «fuggono dalla guerra, da persecuzioni, da catastrofi naturali».

—Nel suo dispiegarsi l’emigrazione si svolge in diverse fasi e investe una pluralità di soggetti. Per governarla occorre agire a ogni livello, a monte e a valle contemporaneamente: operare per cercare di rimuovere le cause che la generano, limitandone in questo modo la portata, e allo stesso tempo prevedere percorsi sicuri e forme adeguate di accoglienza e integrazione per le persone che decidono di lasciare il proprio Paese. —Cristiani e musulmani sono chiamati a dare il proprio contributo in ognuno di questi ambiti, impegnandosi contro le ingiustizie e l’oppressione che sono spesso (o purtroppo sempre,- come sappiamo –  per la situazione in cui vivono…) alla base della decisione di partire,…..E detto questo diciamo pure che bisogna  contrastare  le chiusure nazionalistiche ed egoistiche che impediscono l’accoglienza e condannare, senza tentennamenti…e senza perdere tempo…  l’azione senza scrupoli di trafficanti di uomini e scafisti che si arricchiscono sulla pelle dei migranti.

Siamo rimasti tutti inorriditi dall’apprendere che tutte le molte decine di vittime di Crotone, avevano ciascuno pagato 8.000 euro per questo viaggio della morte….Bisogna quindi davvero  e senza perdere altro tempo in discussioni inutili…mobilitarsi ed evitare  simili tragedie  di speculatori, che con diabolica abilità ammassano disperati, estorcendo 8.000 euro…su barconi assolutamente pericolosi e non adeguati ai simili viaggi….

L’invito a una mobilitazione islamo-cristiana intorno a tali questioni non intende in alcun modo escludere o negare l’apporto di persone di altre tradizioni religiose e altre convinzioni, ma punta a fare in modo che un patrimonio spirituale e morale in parte condiviso tra cristiani e musulmani sia messo a servizio della vita buona di tutti.

–E nel concludere… non possiamo non parlare del dolore che Papa Francesco ha voluto pubblicamente esprimere per la tragedia avvenuta nelle acque di Cutro, presso Crotone.  Testualmente ha detto: “Prego per le numerose vittime del naufragio, per i loro familiari e per quanti sono sopravvissuti. Manifesto il mio apprezzamento e la mia gratitudine alla popolazione locale e alle istituzioni per la solidarietà e l’accoglienza verso questi nostri fratelli e sorelle e rinnovo a tutti il mio appello affinché non si ripetano simili tragedie. I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti! I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte! Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti! Che il Signore ci dia la forza di capire e di piangere…Da sottolineare, – a mio giudizio, queste parole – …. di capire e di piangere….una sottolineatura davvero da capire… che: “I trafficanti di esseri umani devono essere  fermati,…..devono….. non possono continuare  a disporre della vita di tanti innocenti!”….

.—Radioascoltatrici e radioascoltatori, don Diego Acquisto e Lillo D’Anna per la parte tecnica cordialmente vi salutano ed anche a nome di tutto lo staff di Radio RF101 vi augurano buona settimana con i programmi della nostra emittente.

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