La GGIL ricevuta in Vaticano da Papa Francesco

38-Edit. di Radio RF 101 – lun. 13-2-2023—Papa-CGIL

Un cordiale saluto a tutti i radioascoltatori di Radio Favara 101 da parte mia don Diego Acquisto e per la parte tecnica da Lillo D’Anna.

Proprio a partire da oggi, tre giorni particolari nella Chiesa di S. Vito di Favara,.. Chiesa che si trova a poca distanza, specie in linea d’aria, da dove vi stiamo parlando, cioè dagli studi di questa nostra emittente, … Chiesa parrocchiale di S. Vito…nella quale, oggi iniziano tre giorni particolari…cioè le Quarantore che, dovunque, quando si celebrano,  sono momenti di particolare fede, di silenzio, di riflessione, adorazione, preghiera……Giorni che la Comunità ha voluto preparare con cura, come Comunità, con i sacrifici e la disponibilità di non pochi, per quanto è possibile alla fragilità umana, preparare….offrendo anche alla riflessione il recente invito dei Vescovi italiani che, nella recente riunione, hanno ufficialmente rivolto un appello ai cattolici italiani, … invitandoli  a riflettere sulla situazione generale della Chiesa in Italia, riprendendo, a questo scopo,  un’espressione di Benedetto XVI che, per tempo, ha parlato di “Chiesa come minoranza creativa” …..minoranza creativa, da mettere in connessione con la visione di “Chiesa di Popolo” spesso usata da Papa Francesco.

Chiesa-minoranza creativa ! Intanto, ci sembra doverosamente obbligatorio osservare che il termine “minoranza” mette in rilevo un dato di fatto incontrovertibile,…una realtà che poi è  sotto gli occhi di tutti….ma l’aggettivo “creativa”, che i Vescovi hanno volutamente usato,  apre a tante nuove possibilità di presenza e di impegno. Hanno detto che prioritariamente bisogna  investire,  anzitutto nella formazione, ….formazione non per fare proseliti,  ma  per essere lievito che fermenta la massa; puntando ad essere segno di unità, contro il pericolo della frammentazione ….contro il pericolo delle lacerazioni che danneggiano il tessuto sociale. Solo così sarà possibile rispondere alle sfide attuali, soprattutto a quelle riguardanti la scuola, la salute e quindi il sistema sanitario, il lavoro e lo sviluppo.

Ed a proposito di lavoro e sviluppo, in questa nostra conversazione vogliamo parlare dell’incontro, alcuni giorni prima del Natale scorso, esattamente il 19/12/2022, dei dirigenti della Cgil, unitamente a delegati ed attivisti…in tutto circa cinquemila persone, ricevute in udienza da Papa Francesco ed i giornali hanno fatto osservare che ciò è stato per la prima volta  ….per la prima volta che delegati, attivisti e dirigenti della  Cgil, guidati dal Maurizio Landini,   hanno varcato le porte del Vaticano per essere ricevuti in udienza dal Papa. Un incontro che ha fatto seguito alla grande manifestazione per la pace che si era svolta il 5 novembre precedente in piazza San Giovanni a Roma, dove al fianco del sindacato avevano sfilato decine di associazioni – laiche e cattoliche – laiche e cattoliche, insieme… unite per dire no a tutte le guerre e per chiedere più diplomazia ….più impegno per la risoluzione del conflitto in Ucraina…….Nell’incontro di dicembre prima di Natale sono stati affrontati i problemi del lavoro….per Papa Francesco “Lavorare permette alle persone di essere se stesse e di migliorare il mondo” ….così ha detto Papa Francesco alla Cgil ed ancora…. “Il lavoro costruisce la società…e. costituisce  il “tessuto della democrazia”,….Non solo ! il Papa ha aggiunto che   “l’operatività creativa che si sviluppa nei luoghi di lavoro”, viene dal basso, viene “dalla realtà”. Per il Papa quindi  il compito del sindacato è  quello di “educare al senso del lavoro, promuovendo una fraternità trai lavoratori”,….fraternità che è il “sale di un’economia sana”, di un’economia capace cioè di “rendere migliore il mondo”; “rinunciare a investire sulle persone è un pessimo affare per la società”. Tra le storture dell’attuale mondo del lavoro, per Papa Bergoglio c’è “la cultura dello scarto”, che ha invaso il mondo del lavoro, “là dove la dignità umana viene calpestata dalle discriminazioni di genere”, dal precariato giovanile, nella cultura dell’esubero, perché i lavori più usuranti sono poco tutelati.

Il Papa si è poi detto preoccupato per la sicurezza sul lavoro—–( e quanta preoccupazione – vorrei io sottolineare ) –  è davvero necessaria in questo campo….quante morti già in questo  primo periodo dell’anno…..… preoccupazione per lo sfruttamento delle persone, “come se fossero macchine da prestazione”.

Papa Francesco perciò ha così aggiunto: “Ci sono forme violente, come il caporalato e la schiavitù, la costrizione a turni massacranti, il gioco al ribasso nei contratti, il disprezzo della maternità, il conflitto tra lavoro e famiglia. Quante contraddizioni… quante guerre tra poveri”.

Il sindacato è quindi chiamato a essere “voce di chi non ha voce”, in particolare per i giovani. “Cari amici – ha concluso -, vi invito a essere ‘sentinelle’ del mondo del lavoro, generando alleanze e non contrapposizioni sterili”.

Il segretario CGIL  Maurizio Landini aveva iniziato il suo discorso rivolgendosi al Papa con queste parole: “Santità,…Le rivolgo il saluto della Cgil, un’organizzazione sindacale di donne e uomini, laica, programmatica, democratica, plurietnica, nata alla fine dell’Ottocento e che oggi conta cinque milioni d’iscritti, e La ringrazio di cuore di aver accettato d’incontrarci.” Ed ha continuato: “Noi vogliamo essere un sindacato di strada per affermare i diritti della persona nei luoghi di lavoro e nel territorio. Ci rivolgiamo a Lei perché, seguendo il suo insegnamento,

Siamo contrari alle politiche di riarmo perché è il momento d’investire sulla pace, sulla diplomazia e sulla qualità della vita. …..Bisogna … rinunciare alla guerra e “trovare i mezzi pacifici per la soluzione di tutte le controversie”. Queste le ultime parole del segretario della Cgil  …..

Nelle parole del Papa – abbiamo visto — c’è in sintesi tutta la dottrina sociale della Chiesa che sempre ricorda che al primo posto bisogna sempre mettere la dignità della persona umana, a cui tutto sempre deve essere subordinato…..se è vero,  come è vero, che come professiamo nel Credo…Il figlio di Dio e Dio Egli stesso, “per noi uomini e per la nostra salvezza”…si è scomodato…ha lasciato il cielo….è sceso sulla terra….si è fatto uomo….fino a sacrificare se stesso sulla Croce, come suprema prova di amore.

….. Radioascoltatrici e radioascoltatori don Diego Acquisto cordialmente vi saluta ed anche a nome dello staff tecnico e giornalistico di Radio Favara 101, vi augura buon prosieguo di ascolto con i programmi di questa nostra emittente.

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