Festeggiamo S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti

  1. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, apostolo della verità

Proprio così ! oggi festeggiamo S. Francesco di Sales, vissuto tra il 1567 ed il 1622; che in  un periodo particolarmente difficile e travagliato, fu davvero un  apostolo della verità, a costo di tanti sacrifici, inventando metodi,  mezzi e modalità in quel periodo davvero innovativi.

E proprio per questo il 26 gennaio 1923, a conclusione  del III centenario della morte nel 1922, papa Pio XI non solo lo commemorò con l’enciclica “Rerum Omnium Perturbationem”, ma  lo proclamò anche “Patrono dei giornalisti” e di “tutti quei cattolici che, con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la verità”.

Francesco di Sales era stato beatificato nel 1661 a soli 39 anni dalla morte da Papa Alessandro VII ed  appena tre anni dopo, fu canonizzato sempre da Alessandro VII il 19 aprile 1665.  Poi  papa da  Pio IX, il 19 luglio 1877,  proclamato Dottore della Chiesa.

Nato da nobile famiglia il 21 agosto 1567  in Savoia, nel castello di Sales presso Thorens, fu educato dalla madre alla fede, alla preghiera, e alla carità verso i poveri.

Anziché l’avvocatura, come avrebbe voluto il padre, dopo gli studi giuridici e quelli umanistici di grande levatura presso il Liceo dei Gesuiti di Parigi, sceglie di vivere la vita religiosa da consacrato, prima come presbitero e poi  eletto nel 1602 vescovo di Annesy a cui era annessa la diocesi di Ginevra; ma comunque costretto  a risiedere ad Annecy perché la sede episcopale di Ginevra era in mano ai riformati-calvinisti.

Brillante predicatore e  grande comunicatore, fu una guida spirituale, forte ed autorevole, che seppe condurre tanti, con dolcezza,  umiltà e comprensione  verso la verità.

Ritenendo a questo scopo insufficiente il pulpito, escogita un  metodo assolutamente nuovo ! quello di scrivere  e fare scrivere dai suoi volontari volantini e manifesti, con  frasi concise e puntuali, senza comunque mai urtare  con frasi severe e tanto meno offensive, ma, contemporaneamente, senza   fare  mai  sconti, né risultare  ambiguo sulla Verità, il cui annuncio e la cui comunicazione è pure sempre – (è bene rimarcarlo !) –    la prima  e   fondamentale,  grande forma di  carità.

Oggi, in una situazione assai diversa,  ci sono i social e quindi  altri modi come  computer, internet, telefonini, ecc. per  diffondere notizie che mai però dovrebbero tradire la verità.

Un lavoro esaltante e delicato quello del giornalista, sempre e soprattutto oggi, quando è più che mai necessario chiedere aiuto e protezione al Santo protettore, per rimanere fedeli alla verità. Anche a costo di subire incomprensione e/o addirittura minacce da destra e/o da sinistra, per verità che risultano scomode.

Ma che comunque, se notizie veritiere,  non  vanno taciute perché aiutano ad essere davvero liberi.

E già Qualcuno tanto tempo, non solo ha detto questo, ma ha anche aggiunto che la verità va gridata anche  dai tetti.

 Diego Acquisto

24-1-2022

 

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