Il card.don Franco Montenegro annuncia la nomina del suo coadiutore

Una bella notizia per due diocesi :Trapani ed Agrigento, la nomina di don Alessandro Damiano  ad arcivescovo coadiutore

Trapani in festa per la nomina ad arcivescovo coadiutore di Agrigento, di  un suo figlio-presbitero, nella persona di don Alessandro Damiano.(nella foto).–  Ovviamente in festa perché si sente onorata dal fatto di essere stata pensata da  Papa Francesco, per una nomina così importante e delicata.

Agrigento,  ascoltando sorpresa la  notizia inaspettata, ha accolto con fede la comunicazione del suo Pastore card. don Franco Montenegro, che, nel suo consueto stile di chiarezza e semplicità,  alle ore 12  in punto, in  vescovado, in diretta streaming, ha  iniziato col dire che si trattava di una “bella” notizia, perché consentirà alla diocesi di proseguire, senza interruzione nel cammino pastorale, dato che il suo mandato si avvia alla fine. E  Papa Francesco accogliendo la sua richiesta,  ha praticamente stabilito che l’ultimo tratto del suo servizio sia fatto assieme al neo-eletto, suo collaboratore.

Parole sagge, dense di significato,  queste di don Franco, che storicamente ci hanno fatto pensare  al lontano passato, quando Agrigento per lunghi anni ha dovuto soffrire tutti i disagi ed i disguidi di una sede vescovile vacante, di cui i libri di storia ecclesiastica locale  parlano.

E se per un verso, si è  notato un certo smarrimento, pensando improvvisamente a questo passaggio, man mano che la notizia sulla figura e sul curriculum di servizi del neo-eletto don Alessandro si è andato conoscendo e  diffondendo, abbiamo subito colto anche un senso di sollievo, di fiducia e di soddisfazione, per il modo come si procederà.

Intanto così come ha fatto  il Vescovo di Trapani S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli (nella foto), c’è da ringraziare davvero la Provvidenza che visibilmente segue e rafforza i vincoli di fede e pastorali che uniscono le due diocesi.

 

Infatti Mons Fragnelli nel dare l’annuncio ha voluto espressamente  richiamare alla memoria i legami che uniscono le Chiese di Agrigento e Trapani.

 

Ha detto infatti: “In questo momento di rinnovata tessitura dei rapporti tra le nostre due diocesi non posso fare a meno di ricordare come Agrigento ha donato settant’anni fa alla nostra Chiesa un santo vescovo, il favarese Mons. Filippo Jacolino. Di lui lo storico Filippo Burgarella ha detto che, lungi dal vestire i panni del vescovo – principe, egli ha incarnato il modello del vescovo-santo. Da allora – ha proseguito – sono cambiate tante cose nella Chiesa e nella società agrigentina e trapanese; ma, oggi come ieri, contano solo testimoni credibili della gioia del Vangelo, che non cambia”.

 

Parole che sicuramente sono state accolte con gioia in  tutti e 43 i Comuni dell’arcidiocesi agrigentina, e soprattutto ad Agrigento;  e comprensibilmente ancora di più a Favara, dove Mons. Filippo  Iacolino prima dei servizi di Curia e quindi di Rettore del Seminario per tanti anni, proprio a Favara sua città natìa ha svolto il suo ministero presbiterale, come Rettore della Chiesa S. Vito, fondando anche la Conferenza S. Vincenzo e  formando cristianamente decine e decine di giovani favaresi  nell’Oratorio Mons. Giudice.

 

Diego Acquisto

 

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