Frammenti di vita su L’Amico del Popolo–Le sottolineature di Alfonso Cacciatore

Frammenti di vita di don Diego Acquisto –  (L’Amico del popolo n.11. del 24 marzo 2019 pag 5) – Le sottolineature di Alfonso Cacciatore

Antonino Arnone e Giovanni Marchica, con la cura di «Frammenti di vita»: una spigolatura antologica molto intrigante, rendono omaggio al poliforme esercizio del ministero presbiterale di Diego Acquisto. Attraverso la loro originale indicizzazione ricercano, nelle pagine proposte per la ripubblicazione, quei fili di continuità che tessono, non tutti, è il caso di sottolinearlo, il farsi della storia locale; nelle trame di una più ampia cornice che è quella delle vicende storiche nazionali e della Chiesa.

Il farsi del rapporto chiesa-società in Italia e ad Agrigento, reso esplicito nella vivace dialettica in ordine agli indirizzi da seguire nel perseguimento del bene comune, appare un filone di intelligenza della raccolta che, da e a

Favara, come in uno specchio, al netto delle autoctonie locali, trae i riflessi del corso della politica nazionale, regionale e provinciale.

Il mutamento della società, nell’arco di cinque decenni, appare un altro filo dell’orditura.   Non meno interessante è quello rintracciabile attraverso la vita del presbitero a cui i curatori rendono omaggio: formatosi negli anni di Pio XII, conobbe i tepori primaverili del pontificato di Giovanni XXIII, che spalancando le finestre della Chiesa la convocò in Concilio; ordinato sotto il pontificato di Paolo VI, da mons. Peruzzo, ha vissuto gli anni travagliati del ministero petrino montiniano e del ministero episcopale di mons. Petralia; ha seguito con vivace intelligenza il lungo corso dei pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, negli episcopati di mons. Bommarito e Ferraro; entusiasta, ed è a nostro avviso una grande nota di merito in ordine a giovanile perspicacia, lo rinveniamo nel farsi del pontificato di Papa Francesco – al quale è dedicato un capitolo della raccolta – e all’esercizio del ministero episcopale di mons. Montenegro.

Segno quest’ultimo di una spinta al futuro (che viene da una lontana memoria), presente in don Diego fin dalla sottoscrizione del «Documento presentato all’Assemblea del Clero Diocesano del 7 settembre 1974», che in maniera del tutto pertinente ed indovinata apre l’intera raccolta.

Distribuiti in sette capitoli, gli scritti, com’è nella loro natura, sono occasionali ed eterogenei, prevalentemente comparsi sul Nostro Settimanale, su altre testate locali e su emittenti come Telepace e Radio Favara 101; il genere dei testi va dall’articolo di cronaca agli editoriali, dalle lettere aperte ad interventi o indirizzi di saluto occasionati dall’esercizio del  ministero presbiterale: don Diego, tra i diversi incarichi ricoperti, tanto a carattere diocesano che cittadino, è stato anche Vicario Foraneo, ma soprattutto parroco di San Vito a Favara.

«Frammenti di vita», non perdendo la carica opportuna della località, che rivela l’esercizio di un servizio situato ed incarnato, fa trapelare come la distinzione dei piani nel servizio al bene comune e alla salvezza, non perda di vista l’inestricabilità di destino. L’informazione corretta e costruttiva è tanto servizio alla verità quanto alla democrazia. Affermare, amplificando l’insegnamento del Vangelo e del Magistero che lo serve, l’assoluta incompatibilità tra mafia, malaffare, sopruso, danno ai poveri e vita cristiana, è il tratto di un’unica scrittura, il sintomo evidente di fedeltà a Dio e all’uomo creato a sua immagine e somiglianza.

Un prete, tanto più un prete giornalista, è il nostro convincimento, non può stare sui greti dei fiumi ad aspettare che le correnti trasportino le salme per benedirle. Un prete, un prete giornalista, ha il dovere di “sporcarsi le mani”, per costruire la città a misura d’uomo, esercitando, peculiarmente sì, ma attivamente, la sua cittadinanza.

Al tempo dei social e dei flussi di comunicazione, un prete, ed un prete giornalista, che non fosse voce dei senza voce, voce dei poveri e dei derelitti, è un antinomia.

Alfonso Cacciatore

 

 

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