Crolli e speranze in campo civile ed acclesiastico….per il quale ultimo proponiamo la lettura profetica di Raniero La Valle

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Agosto 2018 mese dei crolli anche in senso metaforico… ma perciò pure di speranza sia in campo civile che ecclesiastico.

Di crolli se ne sono verificati due ed abbastanza significativi. Il primo alla vigilia di ferragosto, a Genova, dove è crollato il ponte simbolo della città con 43 vittime, e sul finire del mese, il crollo del tetto della Chiesa di S. Giuseppe dei Falegnami, a due passi dal Campidoglio, nel cuore dei Fori imperiali, fortunatamente senza vittime.

Di fronte ad eventi così imprevisti e sconvolgenti, sorpresa, preoccupazione, sgomento, dolore, disperazione, sconcert, rammarico, incertezza… ci sembrano i sentimenti tuttora dominanti nella pubblica opinione. Che, tra l’altro, per di più è contestualmente costretta pure a sentire, subire, assistere ed interessarsi a notizie ed eventi che mai si sarebbero pensati, sul piano politico e civile, ed addirittura anche in campo ecclesiale.

Sul piano politico e civile, l’episodio della nave Diciotti; l’opinione pubblica ha seguito con interesse e dolore la vicenda dei disperati, rifiutati dall’Europa e dall’Italia, in un macabro intreccio e scontro di egoismi e chiusure, alla fine risolto da un intervento della CEI, dell’Albania e dell’Irlanda.
Ma non è finita qui ! la situazione paradossale di scontro politico, dell’Italia con l’Europa ed al suo interno tra le varie forze politiche, ha avuto come conseguenza una cosa mai prima avvenuta in 70 anni di vita repubblicana; cioè la messa in stato d’accusa da parte della Magistratura di un Ministro in carica, per reati gravissimi che avrebbe commesso, da meritare – come scrivono alcuni – l’arresto immediato e 30 anni di carcere.

Il Magistrato in causa, il procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, originario pare di Camastra (AG), che prima ha sempre avuto un basso profilo, ma che adesso è improvvisamente balzato sotto tutti i riflettori mediatici d’Italia e non solo.
La messa sotto accusa di un Ministro in carica e soprattutto con quel tipo di possibili reati è una cosa davvero scovolgengte.
Anche questa però… in attesa di sapere come andrà a finire, non c’è dubbio che deve essere considerata una situazione eccezionale in democrazia, fonte di sconcerto, confusione ed incertezza tra i cittadini, e di tensione tra i poteri dello Stato repubblicano fondato su una Carta Costituzionale il cui principio fondamentale parla di “sovranità popolare” . Sovranità che semmai deve essere solo disciplinata per esaltarla, mai per umiliarla o per manipolarla, pena la sua scomparsa con il conseguente passaggio ad altro sistema comunque colorato, che l’Italia ha già provato e rifiutato.

Tante – come si vede – le difficoltà del momento, che dobbiamo augurarci – (e personalmente ne sono convinto !) – dovranno servire per rafforzare il nostro sistema democratico, lasciando che ognuno dei tre poteri fondamentali (legislativo-esecutivo-giudiziario) compia senza sconfinamenti il proprio dovere, nel rispetto della sovranità popolare.
I crolli fisici devono invitare ad eliminare i crolli morali ed essere perciò stimolo forte di ripresa e, malgrado tutto, di speranza.

Anche in campo ecclesiale le difficoltà del momento sono paragonabili ai crolli, a veri crolli …e anche questi devono portare a valutare meglio le cose ed a fare risplendere di più la bellezza e la forza del Vangelo. Personalmente ne sono convinto.
Ricordando il “non praevalebunt” di Qualcuno, condivido perciò e rilancio la valutazione complessiva di Raniero La Valle, circa quanto avvenuto ed ancora in atto .

Comprensibile “…. la disperazione di quanti, fuori e dentro la Chiesa istituita, vorrebbero a tutti i costi fermare papa Francesco perché smetta di annunziare il Vangelo, e così restino solo le Curie, i catechismi, i libri penitenziali, i santi inquisitori, le scomuniche tra i cristiani, i crocefissi nelle scuole e i rosari agitati nelle piazze”.
“Con Papa Francesco davvero il Vangelo è annunziato di nuovo, arriva direttamente da laggiù, dalla Galilea, e perciò questi sono tempi bellissimi, straordinari: perché se il Vangelo è annunziato i poteri del mondo sono perduti. Ieri, nel tempo della tetraggine, sembrava che tempi così nemmeno ci si potesse sognare di viverli”.
“Certo, è venuta alla luce la condotta forse più devastante nella Chiesa, la pedofilia come massimo esempio di sfruttamento ed abuso dei forti sui deboli, e l’omosessualità come condizione umana irrisolta e pregiudicante i rapporti di vita nel corpo ecclesiale; ma ormai la Chiesa è uscita dall’omertà, si è decisa a combattere questa battaglia a viso aperto, e papa Francesco ne garantisce la sincerità e il rigore, fino a condannare i vescovi colpevoli, deporre i conniventi e togliere la porpora anche al cardinale più potente”.
“La Chiesa di tutti, la Chiesa dei poveri è felice, ed ancora più sta alla sequela del Vangelo e di papa Francesco che con la forza e l’autorità del ministero petrino (osannato, finché innocuo, anche dagli antipapa) lo annuncia”.

Diego Acquisto

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