Favara umiliata ed offesa–Messaggio di solidarietà di don Franco

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Proprio così ! Favara ancora umiliata ed offesa!
Viene subito da dire “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”, pregando per la conversione delle menti e dei cuori”.
Ma è bene subito chiarire che il perdono cristiano non esclude la sollecitazione alla pubblica Autorità perché metta ancora più impegno per scoprire il o i responsabile/i , al fine di assegnare la giusta sanzione finalizzata alla rieducazione e correzione di chi si è reso colpevole, danneggiando il bene comune e la reputazione di una Comunità.

Il nuovo gesto assurdo ed irrazionale a cui ci riferiamo si è consumato ieri alla “Muntagnè della Pace”, da qualche tempo diventata anche per il suo fascino panoramico, per iniziativa di un giovane intraprendente e creativo come Adriano Varisano, una meta di pellegrinaggio per momenti di riflessione, contemplazione e preghiera, davanti a monumentali statue di Gesù e della Madonna. E proprio queste statue ancora ieri sono state fatte oggetto di sacrilego vandalismo. Alla statua del Signore Gesù con le braccia spalancate in senso di accoglienza, sono state mozzate le mani, mentre alla statua della Madonna la testa.

Non ci sono parole per condannare questo gesto, unanimemente esecrato, come è facile notare anche sui social !
Tanta, proprio tanta l’indignazione in corso in questa Favara, spesso sulla stampa, per qualche motivo, presentata con tante contraddizioni, per i problemi di mafia, disoccupazione, abusivismo edilizio, emigrazione, tossicodipendenza, disagio sociale, ma dove pure sono possibili tante valide realizzazioni culturali e di solidarietà, che altrove .non trovano fattibilità.

Il fatto gravissimo di ieri pare un’esplosione brutale ed irrazionale di disagio sociale di una sola persona forse, ma non solo ! espressione nel caso di una certa, ristretta fascia che non riesce ad integrarsi nel tessuto sociale culturalmente più elevato della stragrande maggioranza della città.

Molto saggio ci pare la lettura dell’arciprete, nonché vicario foraneo, Don Giuseppe D’Oriente, che commenta così la notizia su Facebook: “L’empio atto perpetrato alla Muntagne’ di Favara ferisce la comunità ecclesiale e civile della città e squalifica coloro che con tali gesti si tagliano fuori da tutta la popolazione favarese animata da sentimenti profondamente religiosi e rispettosi verso ogni forma di sentire religioso. Gli autori di tale gesto vandalico e offensivo nei riguardi di tutta la comunità favarese possano prendere coscienza del male arrecato a tutta la cittadinanza e intraprendere cammini di integrazione e di rispetto verso coloro che si sentono colpiti da tale vile gesto”.

Mentre don Marco Damanti, parroco di Ss. Pietro e Paolo, parrocchia nel cui territorio ricade la “Muntagnè della Pace”, dice: “Un atto di vandalismo perpetrato da sciacalli che grida vergogna e dolore. Penso che l’intera comunità sia sdegnata e amareggiata a fronte di questo gesto ignobile e vergognoso che offende Dio, i credenti e i non credenti”.

Diego Acquisto

Messaggio dell’Arcivescovo Cardinale don Franco Montenegro

“Sono vicino alla comunità di Favara e ai volontari, offesi dal disprezzo delle immagini di Cristo e di Maria. I segni religiosi come le statue, le croci e le immagini disposte dai fedeli in cima ai monti e sulle strade, ci richiamano al senso del bello, della necessità di camminare e di ascendere nella vita, nella compagnia degli uomini e del Signore e della Madonna
Preghiamo perciò, perché, noi e gli autori di questo spregevole gesto, impariamo ad avere sempre più il culto del bello, del rispetto della natura e dei segni religiosi che manifestano la dignità di ogni uomo e di ogni ricerca di vera felicità”.

Sono le parole dell’Arcivescovo di Agrigento, card. Francesco Montenegro, fuori sede per impegni pastorali, avendo appreso degli atti sacrileghi perpetrati da ignoti, a Favara in “contrada Muntagné’.

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