Con la Determina n. 35 della Sindaca Anna Alba , l’attenzione si concentra sul teatro del Boccone del Povero ex Opera Pia ” Barone Mendola”

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Una Determina del 12 giugno u.s., di cui la cittadinanza viene a conoscenza oggi 15 giugno festa di S. VITO, adolescente MARTIRE.
Una coincidenza sicuramente occasionale, ma forse anche, a mio giudizio, provvidenziale per quello che può significare e su cui può invitare a rilfettere.

Intanto, mi preme subito dire che, con tutto il rispetto che ho verso i tanti, che nei vari ambiti eccellono, a livello non solo locale ma anche a più ampio raggio… cittadini di questa nostra generosa terra di Favara, veramente assai ricca di meravigliosi talenti, … per il teatro del Boccone del Povero ex Opera Pia ” Barone Mendola”, l’Amministrazione Comunale , almeno in questo momento, non poteva fare scelta migliore per creare un laboratorio di recitazione e per stimolare aggregazione e socializzazione, secondo le esigenze, i bisogni e le particolari sensibilità del territorio favarese.
Per questo i miei complimenti ! perché le scelte vanno fatte così, sempre con questi criteri, e non solo per questo caso in cui non è previsto emolumento alcuno.

Due persone, Lillo Montaperto e Giuseppe Cioppino Crapanzano, rispettivamente con l’incarico di presidente e di direttore artistico… due persone entrambe navigate ed esperte nel settore artistico-teatrale-culturale, con prolungata ed apprezzata esperienza alle spalle.

Infine , se mi è consentita una punta di – spero – sano campanilismo, mi pare, che Lillo Montaperto abbia avuto modo di maturare ed affinare le sue doti nei tanti anni ormai in cui, per ragioni diverse, ha avuto modo di inserirsi e confrontarsi con le energie presenti nel territorio della Parrocchia S. Vito, partecipando attivamente alle attività parrocchiali, da sempre orientate al servizio dell’intera città.
Un’osservazione che mi sento di dover fare, per sana obiettività, senza volere minimamente dimenticare i numerosi doni e talenti che a S. Vito ho avuto la fortuna e grazia di incontrare nel mio cammino; doni e talenti che hanno facilitato e favorito la mia azione pastorale di Parroco, con un costante impegno di comunione, in questi non pochi anni del mio ministero, in cui tanta saggia ed intelligente compresnione ho trovato per i miei limiti e le mie umane fragilità. Tutto un bagagglio che mi porto appresso e di cui sento sempre il dovere di ringraziare.

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