Ordinazione Diaconale

Notiziario di Telepace

lunedì 22.12.2003

Ordinazione Diaconale

servizio di don Diego Acquisto

Un particolare momento di gioia e di grazia si prepara a vivere la Chiesa Agrigentina, un vero e proprio dono natalizio. Infatti, all’indomani della Festa del Natale del Signore, il 26 Dicembre Festa di S. Stefano Primo Martire, nella Cattedrale di Agrigento, mediante l’imposizione delle mani dell’Arcivescovo, Mons. Carmelo Ferraro, saranno ordinati 5 nuovi Diaconi : Giuseppe Agrò della Comunità Ecclesiale di Siculiana, Marco Vella della Comunità Ecclesiale in S.Giovanni Gemini, che continueranno poi il loro cammino verso un’altra ordinazione, quella sacerdotale, e Filippo Amato della Comunità Ecclesiale di Palma di Montechiaro, Calogero Di Pasquale della Comunità Ecclesiale di Favara, Salvatore Natalello della Comunità Ecclesiale di Agrigento, che resteranno diaconi permanenti, vivendo già questi ultimi tre, il loro sacerdozio regale ricevuto con il battesimo, nella consacrazione coniugale e familiare. E proprio dalle loro mogli, così come richiedono le vigenti norme disciplinari della Chiesa, Filippo Amato, Calogero Di Pasquale e Salvatore Natalello, hanno ricevuto il consenso per la nuova responsabilità che si assumono con l’ordinazione.

L’Ordinazione Diaconale, per tradizione apostolica, avviene mediante l’imposizione delle mani, del Vescovo, perché in virtù della grazia sacramentale, coloro che sono chiamati a questo ministero sacro, – che costituisce il primo gradino del sacramento dell’Ordine – esercitino efficacemente il loro ministero, nel settore della Carità, della Liturgia e dell’evangelizzazione. Subito dopo l’imposizione delle mani, con la preghiera consacratoria, dopo che gli ordinati saranno rivestiti della stola e della dalmatica, con cui esternamente da quel momento in poi si manifesterà il loro servizio nelle azioni liturgiche, il Vescovo compie la funzione significativa della consegna al diacono, del libro dei Vangeli, dicendo “Ricevi il Vangelo di Cristo, del quale sei divenuto l’annunciatore: credi sempre ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni”.

Un ministero quello dell’annuncio del Vangelo, che così come il Presbitero, il diacono deve esercitare non in astratto, ma nel contesto attuale della società , nel vivo dei problemi. E tra i problemi, quelli legati al grave degrado del costume sociale, della malavita organizzata, dell’insaziabile desiderio di facili guadagni, calpestando il bene comune.

La Chiesa Agrigentina, a servizio della quale vengono ordinati i Diaconi, si sta preparando con la preghiera per la celebrazione dell’ordinazione. Gli stessi candidati si stanno preparando, nella preghiera e nel silenzio, proprio in questi giorni, nella casa dell’Accoglienza del Seminario di Favara, con gli esercizi spirituali, sotto la guida di don Baldo Reina.

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