FAVARA – EDILIZIA ECCLESIASTICA
Notiziario di Telepace – mercoledì 17.11.2004
FAVARA – EDILIZIA ECCLESIASTICA
servizio di don Diego Acquisto
Positive notizie da Favara per quanto riguarda l’edilizia ecclesiastica ; negli ultimi tempi si sono rinnovate diverse Chiese, da quella di S. Vito a quella di S. Francesco, servita dai Padri Francescani Minori, che è ritornata all’antico splendore e che è stata riaperta al culto nei mesi scorsi; a quella della Madonna Mediatrice di tutte le Grazie al quartiere Luna, i cui lavori di restauro, con consolidamento strutturale delle fondamenta, procedono alacremente e la cui riapertura al culto è veramente in dirittura d’arrivo, fra poche settimane. Ma la notizia consolante più importante riguarda indubbiamente la nuova Chiesa dedicata agli Apostoli Pietro e Paolo, nel popoloso quartiere di Via Agrigento, la cui inaugurazione è ormai vicina, se non prima di Natale, sicuramente prima della prossima Pasqua. Una nuova Chiesa, nuova di zecca, questa dei santi Apostoli Pietro e Paolo, destinata a servire oltre 6500 abitanti; una Chiesa dalle grandi dimensioni, costruita su un terreno donato dai coniugi Serravalle – Santamaria nel lontano 1955 e che sarà dotata di quasi 1000 posti a sedere, con una cappella inferiore per la messa settimanale, un teatro, 13 aule di catechismo, 3 saloni sociali, oltre alla canonica ed ai vari uffici parrocchiali. A quasi un anno e mezzo dall’inizio, i lavori proseguono speditamente e quello che una volta per i tantissimi fedeli sembrava solo un sogno oggi si appresta a diventare una splendida realtà. Gli operai stanno completando il tetto e il campanile, mentre prossimamente sarà completata la costruzione del muro di cinta. La costruzione di tale chiesa è stata possibile grazie ai fondi dell’otto per mille, che il dinamico, giovane parroco, Don Nino Giarraputo è riuscito ad ottenere dalla Conferenza Episcopale Italiana, grazie anche all’appoggio convinto dell’Arcivescovo mons. Ferraro.
Bisogna però anche sottolineare che dalla Cei sono arrivati un milione e 200 mila euro, pari quasi a oltre 2 miliardi e trecento milioni delle vecchie lire, mentre l’importo complessivo dell’opera si aggira intorno ad un milione e 600 mila euro, pari cioè ad oltre 3 miliardi delle vecchie lire.Una differenza di 400 mila euro, pari a 770 milioni delle vecchie lire, che graverà sulla parrocchia o su altri enti, tra cui il Comune di Favara che ha promesso un congruo contributo. Proprio nei giorni scorsi don Nino Giarraputo si è incontrato con il segretario generale del Comune di Favara e con il sindaco Lorenzo Airò. Pare che a giorni si conoscerà l’entità precisa del contributo del Comune. L’augurio unanime, del parroco come dei numerosi abitanti del quartiere interessato , e sicuramente dei favaresi tutti, è che la Pubblica Amministrazione, con l’accordo di tutti gli organismi interessati, non si lasci sfuggire l’occasione per un gesto di generosità proporzionato all’importanza ed urgenza dell’evento.
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