TELEPACE : NOZZE D’ARGENTO

Intervista di
don Carmelo Petrone don Diego Acquisto,
pro-direttore di Telepace – Agrigento

Telepace nazionale festeggia le nozze d’argento, cioè 25 anni di attività. Ad Agrigento Telepace è presente da un periodo più limitato. Come viene vissuta la ricorrenza nazionale ?

 

“La ricorrenza venticinquennale dell’attività di Telepace ad Agrigento viene vissuta con sentimenti di sentita partecipazione e di interiore gioia, oltre che dalla direzione e redazione giornalistica, anche dallo staff tecnico e dalla famiglia Bellavia, proprietaria di TR98, con cui Telepace ha stipulato una Convenzione, e sicuramente dalla fascia dei nostri tanti abituali telespettatori. Una festa “nuziale” di un impegno irrevocabile di servizio alla missione evangelizzatrice della Chiesa, questa delle nozze d’argento di Telepace nazionale, a cui, come alla festa dell’unica famiglia, partecipa Telepace di Agrigento, che segue ed apprezza gli sforzi dell’infaticabile direttore nazionale don Guido Todeschini, la cui rubrica settimanale “Linea aperta”, è seguita ed apprezzata dai telespettatori agrigentini.

 

Quando e come si è resa possibile la presenza ad Agrigento di Telepace ?

 

Ad Agrigento, Telepace opera dal 13 maggio 1996, ed ha scelto di proposito questa data per l’inizio delle trasmissioni, in coincidenza con l’annuale ricorrenza della consacrazione episcopale di Mons. Carmelo Ferraro, che, nel suo primo messaggio ufficiale, ha definito Telepace “un dono della Provvidenza” per la nostra Chiesa Agrigentina. E veramente, a considerare il modo come si sono svolti gli eventi che hanno portato Telepace ad approdare in terra agrigentina, non è difficile scorgere un provvidenziale intreccio di circostanze che non può essere frutto di pura casualità.”

 

Recentemente lei, don Diego, – come abbiamo potuto vedere in tanti attraverso Telepace che trasmetteva in diretta dalla Cappella degli studi di Cerna (VR), – ha concelebrato con don Guido Todeschini in una ricorrenza particolare. Quale ?

 

“Recatomi per motivi familiari a Trieste, di ritorno, in modo quasi del tutto occasionale e comunque non preventivamente programmato, nel pomeriggio dello scorso 21 ottobre, mi sono trovato di passaggio a Cerna per visitare gli studi televisivi, e quindi insistentemente pregato da don Guido a fermarmi per la concelebrazione programmata per la tarda serata, nella ricorrenza del decennio della “Stella dell’evangelizzazione”, titolo dato dal Papa alla Madonna, come celeste patrona di Telepace, il 21 ottobre 1992. La solenne concelebrazione di ringraziamento, trasmessa in diretta televisiva, via satellite, ha raggiunto tutte le parti del mondo. Io ho avuto parecchi riscontri di parenti sparsi nei diversi punti d’Italia e al mio ritorno, anche da parte di tanti telespettatori agrigentini. Nel breve intervento, che nella fase conclusiva della trasmissione mi è stato chiesto di fare, oltre a ringraziare la direzione nazionale di Telepace per il servizio alla Chiesa agrigentina, ho brevemente accennato all’impegno di evangelizzazione che andiamo portando avanti, in questo anno pastorale 2002-03, che è un anno particolare in cui faremo memoria del decennio della visita del Papa, del 25° di consacrazione episcopale del nostro Arcivescovo Mons. Ferraro e del particolare Anno Mariano concesso dal Papa alla Sicilia, nella ricorrenza del 50° della lacrimazione della Madonna a Siracusa.

 

Come si pone Telepace agrigentina con l’emittente nazionale e in rapporto con i mezzi locali e gli altri due mezzi di comunicazione sociale diocesani, “L’Amico del Popolo” e Radio Diocesana Concordia ?

 

Il modello organizzativo che lega la realtà diocesana di Telepace a quella nazionale, vuole rappresentare un esempio virtuoso di valorizzazione di sinergie, oltre che sul piano tecnico, soprattutto su quello editoriale, con una linea che, a mio giudizio, risulta omogenea rispetto al palinsesto nazionale. Il servizio a cui sono stato chiamato come pro-direttore si sforza continuamente di rispondere ad una funzione di raccordo, col risultato di fare risultare armonica tutta la programmazione, pur dando notevole spazio alla specificità del territorio ed ai fermenti soprattutto positivi che emergono dal nostro tessuto sociale, ecclesiale e non. Se si fa un confronto con gli altri mezzi di comunicazione sociale diocesani, L’Amico del popolo e Radio Diocesana Concordia, – il primo con i suoi 111 anni di vita e la seconda con i suoi 24 anni di attività, – quella di Telepace, – poco più di sei anni di presenza – è un’esperienza davvero ancora troppo breve. Tuttavia il bilancio di questi 6 anni di vita, pur suscettibile di miglioramento, si può senz’altro definire assai positivo e di grande interesse, non solo per il rilancio efficace di tante problematiche sentite sul piano ecclesiale e sociale, ma anche per lo spazio e la considerazione, che, in un tempo così breve, Telepace – Agrigento si è saputa conquistare anche tra i media locali e larghe fasce di pubblico agrigentino. Ritengo anche di potere affermare che la presenza di Telepace nel panorama provinciale dei mezzi dell’informazione, qualche novità l’abbia proprio prodotta, se non altro nello stesso modo di comunicare e nel linguaggio adoperato, oltre che nel maggiore spazio dedicato alle notizie ecclesiali. Il tutto a vantaggio di una ricerca verso le notizie positive, cercando di non puntare sempre e tutto sul sensazionalismo e lo scoop a tutti i costi.

Circa il rapporto diretto con gli altri mezzi diocesani, a parte la sostanziale sintonia, devo aggiungere che, naturalmente, ognuno dei tre mezzi diocesani, con la propria specificità tecnica e di impegno, agisce con la chiara visione di servire l’impegno di evangelizzazione della Chiesa locale, valorizzando le risorse umane, tecniche e finanziarie, disponibili.

 

Quale, in estrema sintesi l’impegno in questi anni e la linea editoriale di Telepace-Agrigento?

 

“L’impegno quotidiano del “NOTIZIARIO” ha offerto subito all’attuale Direzione, nominata in data 13.6.1997 e formata da chi parla e dal dott. Salvatore Pezzino, la possibilità di ritagliare uno spazio nel mondo dell’informazione locale, seguendo l’indirizzo del compianto mons. Giuseppe Traina, che collaborato dall’allora diacono Don Giuseppe Pontillo, ha diretto Telepace-Agrigento nel primo anno di vita. Valorizzando poi al massimo i vari momenti della vita ecclesiale diocesana, ma non solo, si è costantemente sforzata di portare un messaggio nuovo nelle case di tanti telespettatori, assolvendo ad un ruolo sociale di chi sta dalla parte dei più deboli, tentando di aprire un dialogo con tutti, anche con i più lontani da una visione cristiana della vita e dei problemi, in nome di valori che non sopportano etichette e monopoli da parte di chicchessia”. Bisogna onestamente riconoscere che notevolissimo è stato in questi anni – soprattutto durante l’Anno Santo del 2000- l’impegno ad offrire un servizio completo ai telespettatori sugli avvenimenti ecclesiali, molti dei quali sono stati e vengono trasmessi in diretta e poi anche in replica, dando a tutti la possibilità di ricevere i messaggi della Comunità Ecclesiale e del suo Pastore, nei momenti solenni e significativi delle celebrazioni liturgiche. Chi segue il nostro palinsesto, conosce anche gli altri programmi e le altre iniziative che sono state realizzate, appuntamenti vari che non sto qui ad elencare, sempre con l’occhio rivolto al palinsesto nazionale, compresa la rubrica settimanale “Non solo calcio”, che, ripresa recentemente con nuovo slancio, tanti consensi e tanto ascolto sta suscitando”.

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