CASTELTERMINI – Le porte di bronzo della Chiesa Madre

martedì 4.3.2003

CASTELTERMINI – Le porte di bronzo della Chiesa Madre

servizio di don Diego Acquisto

Edito a cura dell=arcipretura di Casteltermini, un artistico libretto, sulle porte di bronzo della Chiesa Madre; un libretto, che in questi giorni viene largamente diffuso, soprattutto tra operatori culturali e turistici, suscitando dovunque consenso ed ammirazione, per quanto questa benemerita Comunità ha saputo realizzare, a ricordo del Grande Giubileo del 2000, cioè le porte di bronzo, artisticamente realizzate dallo scultore catanese Domenico Gurbino e benedette da S. E. Mons. Carmelo Ferraro il 5 agosto 2001. L=arciprete don Giovanni Di Liberto, principale protagonista della lodevole iniziativa, tiene a ringraziare l=Amministrazione Comunale, al tempo guidata dal Sindaco Stefano Licata e tutti i fedeli, che col loro contributo hanno consentito la realizzazione di un=opera meravigliosa, facendo alla maggiore Chiesa del paese un dono che – come viene detto – Aè insieme testimonianza di fede e di attaccamento alle cose patrie, e lasciando altresì alle generazioni future un ricordo indelebile dell=Anno Giubilare 2000.@

Dopo i lavori nella Chiesa Madre degli ultimi due decenni, che hanno interessato il totale rifacimento dei tetti, l=adeguata protezione della cupola e la completa ripavimentazione, realizzata nel rispetto delle forme originarie – lavori tutti, resi possibili grazie all=intervento efficace degli enti pubblici regionali e locali, oltre che al contributo ed collaborazione di tanti semplici cittadini, Don Giovanni Di Liberto ha realizzato anche questo sogno di dotare la Chiesa Madre di queste artistiche porte bronzee, che, nel tempo, sicuramente e meritatamente, richiameranno nella cittadina del Tataratà tanti visitatori, che, unitamente all=arte avranno modo di riflettere sul messaggio che le diverse formelle con le varie rappresentazioni offrono. Infatti la porta centrale presenta quadri dell= Annunciazione, della Crocifissione, della deposizione e della sepoltura di Gesù, nonché dell=Angelo che annuncia la risurrezione, e della Pentecoste. La porta di sinistra, oltre allo stemma del Comune di Casteltermini e dell=arcivescovo Mons. Ferraro, presenta anche quadri riguardanti il sacramento dell=Eucaristia, il simbolo di S. Marco Evangelista e S. Vincenzo Ferreri, lontano parente dei fondatori di Casteltermini, per volontà dei quali fu scelto come patrono del paese. La porta di destra presenta il manifesto che per consuetudine annuncia le festa della S. Croce, della preziosa croce paleocristiana, la principale del paese, più conosciuta come festa del Tataratà; ancora, la rappresentazione di S. Calogero; lo stemma della nobile famiglia Termini che nel 1629, il 5 aprile, festa di S. Vincenzo Ferreri ha fondato la città e contestualmente iniziato i lavori di costruzione della Chiesa Madre. Non manca qualche quadro che riporta a tempi più recenti e che ricorda il sacrificio di tanti castelterminesi e non solo, impegnati nel duro lavoro delle miniere di zolfo di cui è ricco il territorio.

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